Telecom Italia prende tempo. Ecco i dossier ancora aperti: da Persidera a Sparkle, ma anche Inwit e asta 5G
Debolezza per Telecom Italia a Piazza Affari all’indomani di un consiglio di amministrazione fiume, al termine del quale non sono emersi gli spunti operativi sul programma di cessioni e quello delle acquisizioni.
In Tim si preferisce prendere tempo. In una laconica nota pubblicata in serata la società guidata da Amos Genish dichiara: “il cda di Tim ha proseguito l’analisi delle opportunità di investimenti in partecipazioni e dismissioni di attività non core in continuità con quanto deliberato lo scorso 24 luglio“. Le opzioni – fanno sapere da Telecom – saranno comunque oggetto di ulteriori approfondimenti e successive decisioni”.
Tra le poche novità emerse ieri: il board ha portato a termine un progetto di complessivo aggiornamento delle regole di governance aziendali. È stata in particolare approvata una versione rivista dei Principi di autodisciplina ed è stato adottato ex novo un regolamento del cda.
I temi all’ordine del giorno erano numerosi. Secondo le indiscrezioni circolate nell’ultimo periodo, il board aveva diversi dossier sul tavolo, tra cui le potenziali dismissioni di asset non strategici (come Persidera e Sparkle) ma anche la possibile acquisizione di Nextel Brasile. Tra i punti in agenda anche l’opzione di vendere una quota della partecipazione in Inwit.
C’è poi la questione delle aste per le frequenze 5G, che a colpi di rilanci ieri hanno superato la soglia di 4,7 miliardi di euro (ammontare totale delle offerte) e stamattina è ripresa la seduta dedicata ai miglioramenti competitivi.
Secondo quanto riportato oggi da “Il Messaggero“, il dibattito si sarebbe acceso sull’andamento del business, delle previsioni di fine anno e più in generale sull’andamento di DigiTim. Sulle indiscrezioni del quotidiano romano si soffermano anche gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione “buy” su Telecom Italia. In particolare, gli esperti si attendono un Ebitda di gruppo al 30 settembre 2018 in flessione del 3,3%, con le attività domestiche che dovrebbero mostrare un calo del 2,4 per cento. “Non è noto il budget 2018, mentre sul triennio l’attesa è di una crescita low-single-digit domestica”, ricordano da Equita.
In un report che porta la data di oggi Mediobanca Securities ribadisce i tre potenziali catalyst che potrebbero avere un impatto positivo su Telecom Italia, citando “gli aggiornamenti sul processo di separazione della Rete attesi nelle prossime settimane; la vendita di Sparkle (insieme a Persidera e, forse Inwit) che potrebbe generare fino a 4 miliardi di euro in contanti; infine i numeri del terzo trimestre che dovrebbero rassicurare investitori, nonostante la forte concorrenza nel settore mobile”. Da Mediobanca sottolineano che nessuna decisione è stata presa dal consiglio di amministrazione ma gli aggiornamenti potrebbero arrivare nelle prossime settimane.