Telecom Italia ancora sotto quota 0,6 euro sul Ftse Mib, mercato guarda a rumors su uscita a.d. Genish
Telecom Italia rimane sotto pressione a Piazza Affari, con il titolo che viaggia ancora sotto la soglia di 0,60 euro (sui minimi da settembre 2013). L’azione del gruppo di tlc italiano, che dall’inizio dell’anno ha perso circa il 17%, non trova spunti per imboccare la strada dei rialzi, e in questo momento mostra un ribasso dello 0,37% a 0,5978 euro. Secondo quanto riportato dalla stampa nazionale, queste performance ribassiste sono da ricondurre alle indiscrezioni secondo cui il fondo attivista Elliott (che ha in mano quasi il 9% di Telecom Italia) starebbe valutando la possibilità di chiedere all’attuale a.d. Amos Genish di lasciare le redini del gruppo.
“Sebbene Elliott abbia fortemente sostenuto Amos Genish (candidato di Vivendi) nella disputa la scorsa primavera proprio con i francesi di Vivendi, siamo d’accordo sul fatto che le attuali incertezze sulla governance rappresentano delle notizie negative in un momento in cui la compagnia è chiamata ad affrontare delle sfide competitive impegnative e dei cambiamenti nel settore“. Questo il commento degli analisti di Banca Imi che confermano la raccomandazione di acquisto (rating buy) e target price di 1,05 euro sul gruppo telefonico italiano.
Per quanto riguarda, invece, il tema delle revisioni delle attuali concessioni da parte del Governo dopo il crollo del Pomte Morandi a Genova gli analisti vedono “rischi limitati”. In particolare, gli analisti di Equita precisano che sul fronte tlc non vedono particolari elementi di rischio in quanto il settore opera sulla base di licenze e non concessioni e le frequenze vengono attribuite attraverso aste in generale molto competitive.
Attualmente, il target price medio indicato dal consensus Bloomberg è di 0,90 euro, ossia il 50% sopra la valutazione attuale dell’azione Telecom Italia. Il 58,1% degli analisti consiglia di acquistare il titolo (rating buy), il 25,8% ha una raccomandazione Hold e il 16,1% dice sell.