Telecom e il nodo del debito, Moody’ taglia outlook. Focus su integrazione con Open Fiber
Il debito resta uno dei nodi per Telecom Italia. A ribadirlo Moody’s che in un report pubblicato ieri sera ha confermato i rating sulla tlc guidata da Luigi Gubitosi, ma ha tagliato la valutazione delle prospettive. In una nota gli analisti hanno mantenuto invariati i rating Ba1, ma hanno abbassato l’outlook a negativo da stabile. La decisione di rivedere l’outlook a negativo, spiega l’analista di Moody’s Carlos Winzer, riflette la nostra aspettativa che Telecom Italia continuerà a “operare in un ambiente molto competitivo” e con “una leva finanziaria sostenuta“, nonostante il forte impegno del management di ridurre il debito. Tradotto: Moody’s stima che l’indebitamento netto messo in rapporto all’Ebitda adjusted rimarrà vicino a 4 volte nel 2019 e superiore a 3,5 volte nel 2020.
“Questa elevata leva finanziaria è parzialmente mitigata dall’impegno dell’amministratore delegato di dare priorità al deleveraging e dalle aspettative di graduali miglioramenti a livello dei risultati operativi del gruppo, con i ricavi che potrebbero iniziare a migliorare nel 2020″, spiegano da Moody’s. Bisogna poi considerare le discussioni in corso per unire potenzialmente la rete di Telecom Italia con Open Fiber, oltre all’accordo di condivisione della rete con Vodafone Group e altre possibili misure per migliorare la solidità del credito di Telecom Italia. Tutti elementi positivi, secondo la view degli esperti dell’agenzia di rating, che riflettono la determinazione del management di proseguire su questo percorso virtuso.
In particolare, da Moody’s osservano che “la potenziale integrazione con Open Fiber rappresenterebbe un elemento positivo dal punto di vista delle prospettive in tema di concorrenza, perché andrebbe a eliminare il principale concorre dotato di infrastruttura e, quindi, allevierebbe la pressione sul segmento wholesale. Allo stesso modo, l’accordo Vodafone Group sarebbe positivo per generare efficienze di costi e ridurre gli investimenti (capex), accelerando al tempo stesso quelli necessari per lo sviluppo della tecnologia 5G”.
La partnership fra Vodafone e Open Fiber
E proprio ieri Open Fiber e Vodafone hanno rafforzato la loro partnership strategica per la diffusione dei servizi ultrabroadband nei 7.635 comuni delle “aree bianche”. L’accordo, già in essere in 271 città, riguarda ora l’intero perimetro del piano di cablaggio di Open Fiber che prevede la copertura di oltre 19 milioni di unità immobiliari in tutta Italia. In una nota si legge che la rete FTTH che Open Fiber sta realizzando in gran parte del territorio nazionale, interamente in fibra ottica, consente di offrire servizi di connettività con una velocità fino a 1 Gigabit al secondo (Gbps) e il massimo delle performance in termini di affidabilità e latenza. L’intesa consente a Vodafone di offrire ai propri clienti consumer e business servizi di connettività con tecnologia ultra broadband anche nelle aree bianche.