Notizie Notizie Italia Tassi in calo nelle aste dei BTP a 5 e 10 anni, ma la Bce lancia alert effetto contagio da tensioni Italia

Tassi in calo nelle aste dei BTP a 5 e 10 anni, ma la Bce lancia alert effetto contagio da tensioni Italia

29 Novembre 2018 15:56

Le aste che il Tesoro ha indetto per questa settimana, e che si sono concluse oggi con l’emissione, in particolare, dei BTP a 5 e 10 anni, non sono andate male. Ma l’attenzione sulla carta italiana e sul potenziale effetto contagio di una crisi che parta da Roma rimane alta. A lanciare un allarme è stata la stessa Bce, che nelle ultime ore ha parlato proprio di questo rischio, ovvero del rischio che l’aumento delle tensioni sul mercato dei bond italiani possa finire con il colpire anche altri paesi indebitati dell’Eurozona, provocando un rialzo disordinato dei costi di finanziamento.

In un documento dedicato alla stabilità finanziaria, la Banca centrale europea ha pubblicato una lunga lista di rischi, che vanno dall’elevata spesa pubblica dell’Italia, alla possibile fine del ciclo di crescita dell’economia americana, fino alla minaccia che il mercato immobiliare dell’Eurozona sia ormai sopravvalutato.

Come fa notare un articolo di Reuters, in questi ultimi anni sono stati molti gli economisti che hanno criticato la stessa Bce, accusandola di aver piantato i semi di una nuova crisi, lanciando una politica monetaria eccessivamente accomodante, che ha scatenato il tonfo dei tassi e dei rendimenti dei bond, gonfiando i prezzi di diversi asset e creando così, sostanzialmente, bolle speculative, oltre a fornire più alle banche una liquidità quasi illimitata.

“Le preoccupazioni sulla sostenibilità del debito sovrano sono tornate alla ribalta – si legge nel rapporto della Bce – La pressione sui costi di finanziamento del debito, unita all’assenza di sforzi sufficienti di consolidamento fiscale, potrebbe riportare i ratio dei debiti in un cammino non sostenibile nei paesi altamente indebitati”.

In questo contesto, l’Italia – con il piano del governo M5S-Lega, attraverso la manovra finanziaria, di aumentare la spesa pubblica fino a violare le stesse regole Ue,  viene chiamata in causa, per aver esposto le sue vulnerabilità, visto che i livelli del debito sono già alti e la crescita sta rallentando il passo.

Il problema è che “l’aumento delle tensioni potrebbe allargarsi ad altri mercati dei bond governativi, nel caso in cui si dovesse presentare un ulteriore stress sull’Italia“, spiega la Bce.

L’altro fattore che spaventa è che l’Eurotower sembra aver cambiato idea riguardo alle condizioni in cui versa il mercato immobiliare dell’area euro. Finora, l’opinione è stata quella di prezzi “not stretched”, ovvero non troppo alti rispetto ai fondamentali. Ora, invece, la Bce parla di “segnali medi” di mercati sopravvalutati, anche se viene specificato che ci sono grandi differenze tra i vari paesi.

In generale, nel suo rapporto Financial Stability Review, la banca centrale fa riferimento ad alcuni “fattori scatenanti principali, che potrebbero dare il via a un aumento disordinato dei premi sul rischio” e che “derivano sia da fattori domestici che esterni”.

Tra questi, il riferimento è al modo “disordinato con cui i mercati possono reagire all’incertezza dell’Eurozona“, ma anche “un ulteriore stress sui mercati emergenti, con possibili contagi alle economie dei paesi avanzati” e “un netto cambiamento delle prospettive Usa macro-finanziarie”.

Tra l’altro, le politiche fiscali espansive degli Stati Uniti potrebbero scatenare secondo l’istituzione una ulteriore turbolenza nei mercati emergenti, che hanno accumulato grandi quantità di debiti in dollari e che dunque fanno fronte a rischi sul credito “molto alti”.

Tornando alle aste, oggi il Tesoro ha collocato Btp a 5 e 10 anni.

I tassi dei BTP a cinque anni si sono attestati al 2,35%, in flessione di 23 punti base rispetto al precedente collocamento, mentre nel caso dei decennali i rendimenti sono calati di 13 punti al 3,24%.

Domanda non particolarmente entusiasmante, se si considera che il rapporto di bid-to-cover è stato di 1,34, per una richiesta di 2,67 miliardi nel caso dei BTP a cinque anni, e pari a 1,41 a fronte di una domanda di 3,17 miliardi per il BTP a 10 anni. Il Tesoro ha comunque collocato l’ammontare massimo previsto a 4,25 miliardi di euro.

Occhio anche a come sono andate le altre aste indette nei giorni scorsi, che hanno visto protagoniste le emissioni di Bot a sei mesi e dei CTZ.

Intanto oggi lo spread viaggia attorno a 290 punti base, a fronte di tassi sui BTP decennali in flessione al 3,22%. Ribasso ancora più spiccato per i rendimenti dei Bund tedeschi a 10 anni, che arretrano di oltre -6%, allo 0,3280%.