Notizie Notizie Italia Tassi bond spagnoli a minimo in 15 mesi, Spagna più vicina a Irlanda e Francia che a Italia

Tassi bond spagnoli a minimo in 15 mesi, Spagna più vicina a Irlanda e Francia che a Italia

23 Marzo 2018 14:36

Acquisti sui bond spagnoli, con i rendimenti decennali che sono precipitati alla vigilia fino all’1,266%,  ai minimi degli ultimi 15 mesi.  Un articolo di Reuters fa notare che ora i tassi spagnoli sono più vicini a quelli di Irlanda, e Francia – con gli spread che si aggirano rispettivamente a 34 e 52 punti base – che non a quelli italiani.

Lo spread tra i Bonos e i BTP italiani a 10 anni oscilla ai massimi storici, pari a 60 punti base, anche se in ribasso rispetto ai valori di inizio anno.

D’altronde, se l’Italia non ha mai smesso di essere osservata speciale dei trader – e ora lo è ancora di più dopo l’esito inconcludente delle elezioni politiche – la Spagna viene considerata sempre più appetibile, soprattutto in vista di un potenziale upgrade sul rating, che potrebbe arrivare proprio oggi da S&P Global. 

Gli analisti prevedono una revisione al rialzo da “BBB+” ad “A-“, dopo che una promozione simile è arrivata da Fitch a inizio anno.

“Lo spread tra Italia e Spagna è una coppia tradizionale; di conseguenza, è difficile che si verifichi una totale decorrelazione. Ciò significa che la Spagna continuerà  a essere condizionata (negativamente) dalle vicende politiche dell’Italia”, ha detto Benjamin Schroeder, strategist di ING, riferendosi alla debolezza che ha caratterizzato il trend dei bond spagnoli e italiani nel corso di questa settimana, imputabile ai timori relativi alla formazione di un nuovo governo in Italia.

Occhio anche ai tassi decennali sui Bund tedeschi, che viaggiano attorno ai minimi in 10 settimane,allo 0,53%, e che si apprestano a riportare la perdita in due settimane peggiore da agosto, pari a 12 punti base. 

Così Gregorio Oyaga, responsabile della divisione di reddito fisso presso Credit Suisse Gestion, gestore di fondi presso la banca svizzera, che supervisiona asset per un valore di 6 miliardi di euro.

In un’intervista a Bloombergquint l’esperto afferma che, “nel caso in cui S&P dovesse rivedere al rialzo il rating, potremmo assistere all’arrivo dei flussi dagli investitori asiatici, che potrebbero spostarsi dai bond francesi a quelli spagnoli”. Questo perchè, “in alcuni casi, i fondi hanno bisogno di un rating a doppia A prima di poter acquistare i debiti sovrani”.

Oyaga sottolinea inoltre che “i grandi investitori istituzionali non considerano più il debito spagnolo alla stregua di un debito periferico. Piuttosto, lo vedono come debito di un paese semi-core, e tale view sta stimolando l’appetito”.

Non per niente, lo spread Bonos-Bund a 10 anni è sceso quest’anno a 75 punti base circa, dai 114 punti base della fine del 2017. Il restringimento di 38 punti base è ben superiore ai 23 punti base di flessione dello spread BTP-Bund rispetto a fine anno (che comunque è stata importante, se si considera che di mezzo ci sono state anche le elezioni politiche italiane).

Oggi lo spread BTP-Bund si attesta a 140 punti base, a fronte di un rendimento che si aggira vicino all’1,9%.