Notizie Notizie Italia Tassa extraprofitti: avanti dialogo su possibili modifiche. Ma cosa dice quadro tecnico su FTSE Italia All Share Banks

Tassa extraprofitti: avanti dialogo su possibili modifiche. Ma cosa dice quadro tecnico su FTSE Italia All Share Banks

Pubblicato 21 Agosto 2023 Aggiornato 11 Settembre 2023 15:28

Mentre sui mercati globali resta in primo piano la questione Cina (nei giorni scorsi il caos nel settore immobiliare, oggi la notizia del taglio dei tassi), a Piazza Affari è la tassa sugli extraprofitti alle banche a tenere ancora banco. L’iniziativa dell’introduzione, annunciata ufficialmente nella prima settimana di agosto, prima che venga approvata potrebbe subire nuove modifiche. Il Governo avrebbe mostrato una apertura in questa direzione e sarebbe al lavoro per rivedere il testo della norma, considerando anche le recenti proposte avanzate dal segretario di Forza Italia, Antonio Tajani.

Intanto anche oggi il comparto bancario si mette in luce a Piazza Affari. Poco dopo le 12:30, tra le migliori del listino milanese spiccano Bper e Mps con rialzi attorno al 3%. Positiva anche Intesa Sanpaolo che sale di circa l’1,6% e UniCredit che avanza dell’1,9%.

Tassa extrapofitti, la mediazione prosegue: tra le ipotesi spunta anche quella del credito d’imposta

La tassa sugli extraprofitti alle banche, che ha sollevato non poche discussioni, resta al centro del dibattito politico. E se l’impianto base della norma non dovrebbe subire variazioni, c’è la possibilità che vengono fatte ulteriori modifiche. Secondo alcune indiscrezioni stampa diffuse da “Il Corriere“, la premier Giorgia Meloni, che ha rivendicato la paternità della tassa in una intervista, ha avuto un incontro riservato con Tajani lo scorso 11 agosto proprio sulla questione della tassa sulle banche. In particolare, come sottolineano gli analisti di Equita, partendo dalle indicazioni del quotidiano di via Solferino, ci sarebbe una apertura della premier di fronte ad alcune delle richieste avanzate da Forza Italia ( la tassazione sarà una tantum; la deducibilità; e non applicazione agli istituti di credito del territorio).

Tra le ipotesi sul tavolo ci sarebbe, sempre secondo un articolo del CorSera, anche una soluzione alternativa alla deducibilità: ovvero quella del credito di imposta, per cui a fronte del pagamento della tassa da parte delle banche nel corso del 2024. Verrebbe riconosciuto un credito di imposta (di ammontare pari o inferiore all`ammontare pagato) utilizzabile negli anni successivi (si parla di 5 o 10) per compensare le normale imposte da pagare.

Questo schema, garantirebbe un gettito di risorse più elevato per lo stato nel breve termine e la possibilità di un recupero – almeno parziale – dell’ammontare pagato dalle banche in un orizzonte temporale definito”, commentano da Equita ricordando le prossime tappe. Con il decreto-legge che dovrebbe approdare in Parlamento nel mese di settembre per la conversione in legge, con l’iter di conversione che prevede appunto la possibilità di emendamenti.

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Lettera Bce in arrivo

Sulla questione tassa banche i rumors si susseguono. Stando a quanto indicato da alcune fonti di stampa, la Banca centrale europea (Bce) avrebbe confermato che invierà un parere non vincolante sull’imposta a carico delle banche. Un parere che potrebbe essere negativo in virtù delle indicazioni date in passato ad altri Paesi che hanno portato avanti l’applicazione di una tassazione addizionale sul settore.

Ricordiamo che lo scorso 18 agosto, dopo le indiscrezioni sull’invio della missiva da parte di Francoforte, il Mef aveva risposto con una breve nota che recitava così:

“Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha inviato alla presidente Christine Lagarde il 10 agosto scorso, data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la richiesta di “valutazioni di competenza della Banca Centrale europea” in relazione alla disposizione di materia di prelievo straordinario alle banche previsto dall’articolo 26 del decreto 104 del 10/8/23 approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 7 agosto”.

Il punto tecnico su FTSE Italia All Share Banks

(analisi a cura di Simone Borghi)

L’indice FTSE Italia All Share Banks presenta un quadro grafico positivo nel medio periodo ma nel breve termine si sta verificando una pesante correzione. Come si può notare dal grafico, la candela short day ad alta volatilità dell’8 agosto ha peggiorato il quadro grafico dell’indice settoriale dopo il poderoso rimbalzo che aveva portato il 1° agosto a toccare un nuovo massimo di periodo a 13.294 punti. Da qui è proprio iniziata la fase di correzione che si è fermata, per il momento di fronte al supporto a 11.815 punti. Le sedute successive si sono mantenute su un andamento laterale e i livelli da monitorare sono due. Il superamento della resistenza a 12.445 punti potrebbe aprire a ulteriori allunghi verso 12.847 punti, facendo così recuperare ai corsi la pesante candela dell’8 agosto. La rottura, invece, del supporto a 12.123 punti darebbe sfogo ai ribassisti verso 11.815 e 11.400 punti, area di prezzo dove transita anche la trendline rialzista costruita sui minimi di marzo e maggio di quest’anno.