Sui mercati europei dominano le vicende politiche
Borse europee in cerca di una direzione, in un avvio di settimana dominato dalla questione politica. Si guarda all‘Austria, con le elezioni che si sono concluse con la vittoria all’ex ministro degli Esteri austriaco, il democristiano Sebastian Kurz (31,4% dei voti). Il suo partito non riuscirà, tuttavia, a governare da solo. Al secondo posto c’è l’ascesa dell’estrema destra del Fpoe di Heinz-Christian Strache (27,4% dei voti).
Sempre in primo piano le vicende catalane. Nel giorno in cui scade l’ultimatum di Madrid, Barcellona cerca di guadagnare tempo: secondo quanto si apprende dai media spagnoli, il leader catalano Carles Puigdemont ha inviato una lettera al premier iberico Mariano Rajoy nella quale chiede l’avvio di un dialogo tra la regione catalana e il governo nei prossimi due mesi. Questa la risposta di Puigdemont al governo che gli aveva lasciato fino a questa mattina alle 10.00 per chiarire se c’era stata effettivamente una dichiarazione di indipendenza della Catalogna dopo il referendum dello scorso 1 ottobre.
D’attualità anche il tema Brexit, con la premier Theresa May che oggi sarà a Bruxelles accompagnata dal ministro per la Brexit, David Davies, in vista dell’incontro con il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, e Michael Barnier, il negoziatore designato dell’UE.
Inizio di settimana abbastanza scarno di appuntamenti economici. In Italia focus sulla riunione del consiglio dei ministri che ha all’ordine del giorno l’approvazione della legge di bilancio 2018. Nella zona euro si attende il dato sulla bilancia commerciale, mentre negli Stati Uniti si guarda al New York Empire State Manufacturing Index di ottobre, previsto in flessione a quota 20,75 rispetto ai 24,4 punti del mese scorso.
Dalla Cina sono arrivati gli aggiornamenti sull’indice dei prezzi alla produzione che ha segnato a settembre un balzo del 6,9% su base annua, battendo le stime degli analisti che avevano previsto un incremento del 6,4%. Sempre a settembre l’indice dei prezzi al consumo è salito dell’1,6%, in linea con le attese.
In questo clima, il Ftse 100 di Londra sale dello 0,08%, mentre il Dax e il Cac40 mostrano una leggera crescita rispettivamente dello 0,21% a 13019,3 punti e dello 0,14% a 5359 punti. La Borsa di Madrid si muove, invece, in in controtendenza rispetto alle altre piazze europee, con l’indice Ibex 35 che scivola dello 0,6%.
Segno positivo a Piazza Affari, con il Ftse Mib che sale dello 0,18% a 22.455 punti dopo un avvio sotto la parità. Tra i peggiori del lisino milanese Ferrari e YNAP, mentre stanno guadagnando terreno i bancari e in questo momento la migliore è Banco Bpm (+1,65%), seguita da Ubi (+1,52%).