STM conferma i target 2019 e vola in Borsa recuperando il tonfo di ieri
Seduta con il segno più quella odierna per STMicroelectronics che al momento a Piazza Affari segna oltre il 5% alle spalle di Prysmian, recuperando ampiamente il crollo di ieri quando ha segnato -5,10%. A sostenere le azioni del produttore di chip franco-italiano le indicazioni fornite nel corso del Capital Markets Day in svolgimento a Londra.
Confermati i target 2019
Nell’incontro con gli analisti la società ha confermato i target 2019 con crescita degli utili grazie alle maggiori vendite a clienti del settore automobilistico, industriale e degli smartphone. La società con sede a Ginevra, tra i cui clienti si annoverano Apple e Tesla, vede il margine operativo di tutto l’anno nel range del 17-19% nel medio termine, rispetto al 14,5% nel 2018. “Abbiamo la determinazione di rendere la ST più forte, con l’ambizione di sovraperformare i mercati che serviamo per diventare un’azienda redditizia e redditizia da 12 miliardi di dollari nel medio termine”, ha detto l’amministratore delegato Jean-Marc Chery agli investitori a Londra. Il gruppo per il secondo semestre prevede ricavi pari a $ 5,45 miliardi, significativamente superiori ai $ 4,2 miliardi di vendite previsti nel primo semestre. Inoltre, vede il margine lordo annuale a circa il 39%. Gli investimenti annuali, invece, sono stimati compresi tra gli 1,1 miliardi e gli 1,5 miliardi di dollari e STM punta a distribuire dividendi in linea con la prevista generazione di cassa.
“Nel primo trimestre abbiamo cominciato a vedere, e continuiamo a vedere ora, segnali positivi in termini di ordini” ha sottolineato il cfo Lorenzo Grandi, rimarcando come tra il 2015 e il 2018 i ricavi abbiano segnato un +40,1%, mentre il gross margin sia salito di 620 punti base e l’operating margin di 1290 punti base. Proprio per quanto concerne il gross margin, nel caso in cui i ricavi fossero nella parte bassa, “dovrebbe posizionarsi sopra il 37%, mentre se i ricavi saranno nella parte alta il dato dovrebbe essere prossimo al 39%. Nel caso di un punto intermedio sui ricavi, il gross margin dovrebbe essere poco sopra il 38%”, ha spiegato Grandi. “Il focus resta sulla crescita organica e su possibili piccole acquisizioni mirate per completare il nostro portafoglio. Restiamo comunque attenti a eventuali operazioni maggiori che abbiano senso strategico e finanziario” ha concluso il cfo.