Sterlina ancora in rialzo, tra ipotesi rinvio data Brexit e secondo referendum
I mercati non perdono di vista il tema Brexit, che continua a vivere giornate intense. Uno scenario che resta incerto, quando manca circa un mese alla data del 29 marzo che sancisce al momento l’uscita ufficiale del Regno Unito dall’Unione europea. Tra una indiscrezione e l’altra continua a guadagnare terreno la sterlina, ecco perchè.
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In attesa che la premier britannica Theresa May intervenga al Parlamento inglese per riferire sulla Brexit, continuano a circolare indiscrezioni secondo cui May potrebbe spingere per un rinvio della data ufficiale del divorzio del Regno Unito dall’Unione europea, fissata per ora al 29 marzo. Il Sun riporta, in particolare, che l’intenzione di May sarebbe quella di chiedere formalmente all’Ue di escludere la prospettiva di un no-deal Brexit. Sempre ieri è anche spuntata anche la possibilità di un secondo referendum portata avanti dal laburista Jeremy Corbyn. “Quello che chiediamo è un referendum per confermare l’accordo sulla Brexit, al fine di evitare la prospettiva di no-deal”, ha dichiarato il leader dei laburisti.
“Domani si voterà comunque sull’emendamento Cooper, che, nel caso fosse approvato, obbligherebbe di fatto il Governo a chiedere un’estensione dell’Art.50 – ricordano gli strategist di Mps Capital Services -. Sempre domani il Partito Laburista sarebbe intenzionato a chiedere al Parlamento un nuovo referendum sulla Brexit, un’ipotesi che sembra piacere particolarmente agli operatori a giudicare dal rally della sterlina”. In effetti, rimarcano gli esperti, se tale eventualità dovesse essere implementata, i pro-Brexit potrebbero a quel punto preferire una soft-Brexit piuttosto che il rischio di non vederla mai realizzata.
LA STERLINA SI APPREZZA
Intanto la sterlina continua a salire, apprezzandosi sia nei confronti del dollaro sia dell’euro. In particolare, il cambio GBP/UDS viaggia in rialzo di quasi mezzo punto percentuale in area 1,3153 e il cross EUR/GBP che cede lo 0,41% a 0,8635. “La sterlina si apprezza contro dollaro per effetto dell’annuncio del leader laburista Corbyn di essere a favore di un nuovo referendum su Brexit e di una dichiarazione di Theresa May di non avere preclusioni a una dilazione della data di uscita”, commentano gli esperti dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo, sottolineando che “il mercato comincia a essere molto (troppo?) sbilanciato verso uno scenario di prolungato rinvio dell’uscita”.
Lo scenario da scongiurare resta il cosiddetto ‘no deal’, ovvero un’uscita di Londra senza un accordo. A tal proposito oggi, stando a quanto riferisce Waugh di HuffPost, potrebbero essere pubblicati dei documenti contenenti l’analisi dell’impatto di una no-deal Brexit, come promesso dal governo alla parlamentare Soubry.