Stellantis in rosso dopo i conti sopra le attese. Migliora la situazione sui chip
A Piazza Affari negatività per Stellantis che al momento mostra un calo di oltre l’1,5% a quota 14,49 euro ad azione, dopo aver presentato i conti trimestrali sopra le attese degli analisti.
Risultati sopra le attese
Il gruppo automobilistico italo-francese ha chiuso i primi tre mesi del 2023 con un incremento dei ricavi del 14% rispetto al medesimo periodo del 2022, che sono saliti a 47,2 miliardi di euro (51,92 miliardi di dollari), battendo le aspettative degli analisti ferme a 45,8 miliardi di euro.
Le vendite di Stellantis sono aumentate più del previsto grazie principalmente all’aumento dei prezzi e dell’aumento delle consegne di modelli come la Jeep Compass.
Aumento in tutte le aree geografiche
Sul fronte regionale balzano del 10% anno su anno le vendite in Europa, continente nel quale Stellantis ha realizzato ricavi netti per 16,1 miliardi di euro; contro i 22,7 miliardi realizzati dalle vendite in nord America.
Bene anche le vendite in Medio Oriente e in Africa che sono balzate del 55% rispetto al primo trimestre del 2022, attestandosi a quota 1,61 miliardi di euro.
Verso la fine dei problemi di approvvigionamento
Le consegne consolidate di veicoli del gruppo Stellantis sono aumentate del 7,4% a 1,48 milioni di unità, un dato sopra le attese degli analisti che riflette un sostanziale ritorno verso la normalità. Questo principalmente grazie all’allentamento della catena di fornitura che migliora la disponibilità globale dei semiconduttori negli ultimi mesi. Ma non solo, nel trimestre la vendita di veicoli elettrici è aumentato del 22% rispetto al primo trimestre del 2022.
“Il 2023 è partito bene per Stellantis, mantenendo lo slancio di un eccellente 2022 e registrando robuste consegne e ricavi netti in tutti i segmenti”
“Finora penso che abbiamo visto i prezzi mantenersi relativamente stabili rispetto al entro la fine del 2022”, ha dichiarato Richard Palmer, direttore finanziario di Stellantis, “abbiamo ancora un portafoglio ordini relativamente forte in Europa e la nostra sfida principale continua ad essere l’evasione di tali ordini. Penso che stiamo facendo buoni progressi nella risoluzione di questi problemi”. “Abbiamo migliorato le capacità logistiche compiendo progressi nell’integrazione dei sistemi informatici, un elemento che aiuterà la quota di mercato fino a metà anno”.
“Il miglioramento della situazione di approvvigionamento dei chip sta lentamente e inesorabilmente migliorando la nostra capacità di produrre veicoli”, ribadisce Palmer, aggiungendo che anche i problemi di logistica riscontrati in Europa si stanno man mano risolvendo.
Ecco che anche in un contesto macroeconomico complicato e volatile, la domanda europea ha resistito bene, ha concluso Palmer ormai in procinto di dimettersi entro luglio dopo 20 anni trascorsi in Fiat e poi in Fca.
Confermata la guidance
Dopo aver presentato i ricavi del primo trimestre, Stellantis ha confermato la guidance per il 2023, prevedendo un incremento del margine sull’utile operativo adjusted e un free cash flow industriale positivo, conferma Richard Palmer.
Il gruppo automobilistico Stellantis ha anche confermato le previsioni sull’andamento del mercato globale dell’auto per il 2023. In tal senso, nel Nord America la società si aspetta un incremento del +5%, così come per l’Europa, l’area Medio Oriente e Africa e l’area India e Asia Pacifica; mentre per il Sud America l’aspettativa è di un incremento del +3%, +2% in Cina.
Nonostante tutto, Palmer ha affermato che la società è relativamente prudente riguardo alle sue prospettive domanda, dato che “permangono ancora i rischi derivanti dall’incertezza macroeconomica”.
Sempre più elettriche
Come dicevamo anche nel primo trimestre di quest’anno è proseguita la crescita di Stellantis nel comparto Bev, con la vendita di veicoli elettrici che è aumentata del 22% rispetto al primo trimestre del 2022. Ma non solo, con la presentazione dei risultati trimestrali, Stellantis ha confermato il lancio di 9 nuovi modelli 100% elettrici entro la fine del 2023, mentre per la fine del 2024 l’offerta totale di auto Bev arriverà a 47.
“Gli stock complessivi di auto nuove, al 31 marzo 2023, sono arrivati a 1,302 milioni di unità, “riflettendo un ritorno a livelli normali di stock”, ha spiegato Palmer.
Balzano i ricavi di Maserati
Tra le società appartenenti al gruppo Stellantis si segnala l’aumento del 65% dei ricavi realizzati da Maserati, che come dice Palmer “ha avuto un buon inizio d’anno”.
In tal senso, i ricavi del marchio sono saliti a 691 milioni di euro, grazie all’aumento dei volumi, a un miglioramento dei prezzi e a un favorevole effetto cambi, con le sue consegne di veicoli sono aumentate del 95% a 8.400 unità, favorite anche dall’introduzione della Grecale e della nuova GranTurismo.
Nel dettaglio, le consegne di Maserati in Nord America e nell’area Euro sono più che raddoppiate nei primi tre mesi del 2023.
Dividendo di 1,34 euro
Per quanto riguarda il dividendo di 1,34 euro approvato dall’assemblea, sarà pagato il 4 maggio agli azionisti. Infine, la prima tranche di 500 milioni di euro del programma di buyback da 1,5 miliardi dovrebbe venire conclusa entro giugno 2023.
Analisi tecnica
Prosegue la fase di debolezza in Borsa per il titolo Stellantis che dopo aver raggiunto il massimo di periodo poco sopra quota 17 euro ad azione a metà aprile, ha invertito la tendenza, perdendo la quel livello oltre il 16%, ma in profitto dell’8% da inizio anno.
In particolare, il titolo ha violato al ribasso tutti i principali livelli di supporto di breve periodo che sostenevano le quotazioni: 17; 16,5 e 16 euro, livello da cui transita anche la media mobile a 50 periodi.
Ora i prezzi si trovano in prossimità della media mobile a 200 periodi e in caso di proseguimento della debolezza di breve periodo, il cedimento proprio di quest’ultimo livello di supporto statico potrebbe riportare il titolo verso i 13,8 euro ad azione e poi verso i 13,5 euro, livello da cui transita anche la trendline rialzista (linea blu).