Notizie Dati Bilancio Italia Stellantis: calo immatricolazioni aspettando i conti del 3Q, atteso fatturato debole nel 2024

Stellantis: calo immatricolazioni aspettando i conti del 3Q, atteso fatturato debole nel 2024

22 Ottobre 2024 15:28

In attesa dei dati definitivi su consegne e ricavi del terzo trimestre in uscita il 31 ottobre, dopo la stima negativa della scorsa settimana, Stellantis incassa l’ennesima contrazione delle immatricolazioni, certificata dai dati Acea di settembre riferiti all’Europa. La casa automobilistica continua a fare i conti con un contesto sempre più competitivo e caratterizzato da difficoltà su diversi fronti, sia in Europa che in Nord America. Ecco le previsioni degli analisti sul terzo trimestre e sul full year 2024.

Per Stellantis immatricolazioni -26% in Europa a settembre

A settembre, Stellantis ha registrato un marcato calo delle immatricolazioni in Europa (Ue+Efta+Uk), con un totale di 148.306 unità, in diminuzione del 26% rispetto allo stesso mese del 2023. La quota di mercato del gruppo è scesa al 13,3%, rispetto al 17,2% di un anno fa, secondo i dati di Acea, l’associazione europea dei costruttori automobilistici. Ciononostante, Stellantis è rimasto il secondo gruppo automobilistico in Europa, dietro a Volkswagen, che ha invece registrato un incremento dell’1% a 288.459 unità.

Tra i principali marchi di Stellantis, Peugeot ha mantenuto il primo posto con 54.066 immatricolazioni, seppur in flessione del 5,3%. Altri brand del gruppo hanno registrato cali più marcati: Opel/Vauxhall (-25,2%), Citroen (-42%), Fiat (-43,7%) e Jeep (-9,9%).

Nei primi nove mesi del 2024, le immatricolazioni complessive di Stellantis hanno raggiunto 1.550.437 unità, con una flessione del 6% rispetto allo stesso periodo del 2023. La quota di mercato è scesa al 15,9% dal 17% dell’anno precedente.

Consegne -20% nel 3Q 2024

I dati sulle immatricolazioni in Europa arrivano pochi giorni dopo le stime della società sulle consegne del terzo trimestre, che hanno anticipato una contrazione del 20% su base annua a 1,148 milioni di unità.

Il calo è stato particolarmente pronunciato in Nord America (-36%) e in Europa (-17%), mentre il Sud America ha registrato una crescita del 14%. Le aree del Medio Oriente, Africa e Asia Pacifico hanno invece subito rispettivamente pari al 26% e al 30%.

Gli analisti sono rimasti complessivamente delusi dai numeri. Equita Sim ha previsto una potenziale revisione al ribasso dei ricavi e dell’Ebit adjusted per il 2024, con preoccupazioni per il trend dei prezzi nei prossimi trimestri. Banca Akros ha sottolineato le crescenti pressioni competitive, specialmente in Europa, che si sommano al problema delle scorte in Nord America.

Le previsioni degli analisti su Stellantis

Per il terzo trimestre, il consensus di Bloomberg stima ricavi per 36,7 miliardi di euro, in calo del 18,6% su base annua.

Per quanto riguarda il full year 2024, le previsioni parlano di un fatturato di €161,45 miliardi (-14,8%), Ebit adjusted a 10,26 miliardi (-57,8%, con un margine del 6,35%) e un utile netto adjusted in flessione del 60%, a circa 8,1 miliardi.

La società ha già tagliato la guidance sull’Ebit adjusted per il 2024, ora previsto tra il 5,5% e il 7%, mentre il Free Cash Flow Industriale è stimato tra -5 e -10 miliardi di euro.

Crollo in borsa, analisti rivedono target al ribasso

I problemi di Stellantis si sono ampiamente ripercossi sull’andamento in borsa del titolo, che ha subito una perdita del 43% da inizio anno e del 56% dal massimo storico raggiunto il 25 marzo 2024, tornando sui livelli del 2022. La capitalizzazione di mercato è scesa dal massimo di 85,9 miliardi di euro a circa 36 miliardi.

Gli investitori sono preoccupati per la sostenibilità dei dividendi nel 2025 e molti broker hanno rivisto al ribasso le stime sul gruppo. Attualmente, 14 banche d’affari raccomandano “buy”, 16 “hold” e 3 “sell”, con un target price medio ridotto a 15,67 euro, rispetto ai 16 euro della scorsa settimana.

Inoltre, Fitch ha abbassato l’outlook sulla società da positivo a negativo, mantenendo il rating a lungo termine ‘BBB+’.