Stagione trimestrali: a Wall Street arrivano i conti di tre big bank Usa. Ecco il calendario della prossima settimana
La pubblicazione dei conti di tre big del comparto bancario Usa (JPMorgan, Citigroup e Wells Fargo) ha segnato l’avvio ufficiale della stagione degli utili a Wall Street. Un’earning season che secondo le aspettative degli analisti dovrebbe regalare delle sorprese positive in termini di risultati. Certo, ci sarà una particolare attenzione anche alle guidance alla luce dei timori riguardanti la guerra dei dazi scatenata dall’ammirazione di Trump.
JPMorgan, la banca americana guidata da Jamie Dimon, ha annunciato di avere chiuso il secondo trimestre dell’anno con un utile netto in crescita del 18,3% a 8,32 miliardi di dollari, ossia 2,29 dollari per azione, contro i 7,03 miliardi, ossia 1,82 dollari per azione, del corrispondente periodo nel 2017. Il mercato si attendeva un utile per azione (Eps) di 2,22 dollari. Nel trimestre in esame sono saliti anche i ricavi netti che si sono attestati a 28,39 miliardi dai 26,67 miliardi del secondo trimestre nel 2017. Per le attività corporate & investment bank, il giro d’affari è salito a 9,92 miliardi contro gli 8,92 miliardi di un anno fa. “Vediamo una buona crescita economica globale, in particolare negli Stati Uniti. In questo contesto la società ha raggiunto risultati record in questo trimestre”, ha commentato l’amministratore delegato Jamie Dimon (nella foto), rimarcando che “la competizione globale sta aumentando”.
I numeri di Citigroup
Per Citigroup il secondo trimestre del 2018 ha visto l’utile netto salire del 16% a 4,49 miliardi di dollari. L’utile per azione si è attestato a 1,63 dollari, in aumento rispetto ai 1,28 dollari dell’anno prima e sopra le stime degli analisti ferme a 1,56 dollari. Quanto ai ricavi sono aumentati del 2% a 18,47 miliardi di dollari, contro i 18,47 miliardi stimati dal mercato.
Trimestrale sotto le attese per Wells Fargo
La banca americana ha riportato nel secondo trimestre dell’anno un utile netto di 5,2 miliardi di dollari, ossia 0,98 dollari per azione, in ribasso rispetto ai 5,9 miliardi, ossia 1,08 dollari per azione, dello stesso periodo del 2017. Sotto le attese degli analisti che si aspettavano un utile per azione pari a 1,12 dollari. Anche i ricavi sono scesi, passando a 21,6 miliardi di dollari dai 22,2 miliardi dell’anno prima. Sul risultato avrebbe pesato un onere straordinario legato a problemi con le autorità di regolamentazione riguardanti le commissioni legate a ipoteche e mutui.
L’accoglienza di Wall Street? Quando è trascorsa circa un’ora dall’avvio degli scambi a New York JPMorgan è l’unica a strappare un modesto segno positivo (+0,12%), mentre Citigroup e Wells Fargo cedono oltre il 2 per cento.
E’ solo l’inizio…
Per la prossima settimana è lungo l’elenco delle trimestrali a stelle e strisce in calendario e vede ancora protagoniste altre big del bancario e alcuni colossi del settore tecnologico. “Gli investitori si concentreranno sul flusso di trimestrali che andrà intensificandosi nelle prossime sedute. L’esordio dei colossi di Wall Street sembra essere stato migliore delle previsioni, anche se l’accoglienza in Borsa è stata piuttosto fredda” afferma Vincenzo Longo strategist di IG.
Ecco le principali trimestrali in agenda la prossima settimana:
Lunedì 16
BlackRock, Bank of America, Netflix;
Martedì 17
Goldman Sachs, T-Mobile US, Johnson & Johnson;
Mercoledì 18
American Express, Alcoa, Ebay, IBM, Morgan Stanley;
Giovedì 19
Microsoft, Philip Morris International;
Venerdì 20
Baker Hughes, General Electric, Honeywell, State Street, Schlumberger.