Spread torna ad allargarsi, livelli sotto 150 pb resteranno un miraggio (analisti). Oggi primo test per Conte
In allargamento oggi lo spread Btp-Bund in area 220 punti base con rendimento del btp decennale in area 2,59%. Nonostante l’affievolirsi delle tensioni in scia al varo del governo M5S-Lega, che ha scacciato lo spauracchio di nuove elezioni, lo spread in questi giorni non è riuscito a tornare sotto il muro dei 200 punti base. Nei primi 4 mesi dell’anno lo spread si muoveva circa 100 pb sotto i livelli attuali, con minimi a 113 pb.
Sulla parte breve della curva, il Btp a 2 anni rende lo 0,77%, lontano dal picco al 2,63% toccato all’apice della crisi politica, ma ancora ben superiore rispetto ai tassi negativi a cui viaggiava fino a metà maggio.
Focus su parole Conte e atteggiamento verso Europa
Oggi attesa per il voto di fiducia, in Aula al Senato, e soprattutto sulle dichiarazioni programmatiche del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “La parte facile del recupero è alle spalle, e il focus passa ai discorsi di Conte alle Camere seguiti dal dibattito e dalla fiducia, per capire le iniziali intenzioni di questo Governo, e l’atteggiamento verso l’Europa, una volta insediatosi”, rimarca Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr.
Sul fronte obbligazionario lo strategist di Anthilia si aspetta ancora un po’ di normalizzazione, sulla parte breve in particolare “ma i livelli di spread prevalenti nei primi 4 mesi dell’anno (i.e sotto 150 bps) resteranno, a mio modo di vedere, un miraggio”.
Anche Ftse Mib sotto osservazione
“Sull’azionario il discorso è più complesso – aggiunge Sersale – . Le prime mosse del governo verranno attentamente scrutinate dagli investitori, e salvo sorprese positive, sospetto che la sottoperformance dell’azionario italiano rispetto a quello europeo cointinui”.
Il Ftse Mib, che anche ieri ha sottoperformato rispetto alle altre Borse europee, paga la forte dipendenza dalle banche che rischiano di pagare lo scotto di uno spread allargato in termini di peggioramento dei ratio patrimoniali.
Bce rallenta acquisti
A maggio la Bce ha acquistato bond italiani per un valore di 3,6 miliardi di euro nell’ambito del suo piano di Quantitative easing; in base ai calcoli Reuters sulla base dei dati della Bce, gli acquisti sono stati inferiori dell’8% rispetto a quanto stabilito dalle regole.