Notizie Notizie Italia Spread torna a salire: al via le nuove consultazioni. Salvini: governo con Pd manco morto, sola possibilità con M5S

Spread torna a salire: al via le nuove consultazioni. Salvini: governo con Pd manco morto, sola possibilità con M5S

12 Aprile 2018 10:23

Torna a salire lo spread nel giorno dell’avvio del secondo giro di consultazioni al Quirinale, con le dichiarazioni dei leader politici e con le aste in calendario oggi in primo piano. Poco prima delle 10, il differenziale tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco è a un passo da 132 punti base da quota 126 punti dei giorni scorsi. Sotto pressione anche il rendimento del bond decennale italiano che sul mercato secondario si attesta all’1,814%, mentre il tasso del Bund di pari scadenza è allo 0,495 per cento. Il Tesoro offrirà oggi in asta Btp a 3, 7, 20 e 30 anni per un importo complessivo compreso fra 7,25 e 9,25 miliardi.

L’agenda delle consultazioni
Oggi riprendono al Quirinale le consultazioni per cercare di formare un governo. Il confronto tra il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e le forze politiche proseguirà anche domani. Si comincia questa volta con i partiti politici e poi con le alte cariche. La tabella di marcia di queste due giornata, secondo il calendario ufficiale pubblicato sul sito del Quirinale (Leggi qui), prevede questa mattina alle 10 con il gruppo per le autonomie al Senato e alle 10.30 è la volta del gruppo misto, alle 11.30 Liberi e Uguali.
Nel pomeriggio, a partire dalle 16.30, tocca al Pd salire al Colle. Alle 16.30 arriva la delegazione del centrodestra (Lega-Salvini Premier”, “Forza Italia-Berlusconi Presidente” e “Fratelli d’Italia”), e la giornata si chiude con il Movimento 5 Stelle (18.30).

Nella giornata di venerdì sono previsti i colloqui di Mattarella con il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano (10.30), alle 11.15 tocca al presidente della Camera Roberto Fico e alle 12.00 il secondo giro di consultazioni termina con il presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

E alla vigilia del secondo round di consultazioni il clima rimane acceso, con i fari sempre accesi sulle parole del leader del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, e quello della Lega, Matteo Salvini. Quest’ultimo, in una intervista a “Libero”, ha dichiarato senza molti giri di parole: “Non abbiamo tanto tempo da perdere, c’è urgenza di fare le cose per cui ci siamo impegnati”. E ancora Salvini rimarca come un accordo con il Pd “che in questi anni ha distrutto Terni e distrutto l’Italia non lo faccio manco morto”. La sola possibilità numerica è quindi trovare un accordo con il Movimento 5 stelle. “Se si può bene, altrimenti torneremo alle urne e di prenderemo i seggi che ci mancano”, ha tagliato corto il leader del Carroccio.

Tra i due leader, lo “scoglio” principale inutile dirlo resta Berlusconi. E ieri da salotto televisivo di “Porta a Porta” di Bruno Vespa, Di Maio lancia un messaggio che non lascia dubbi: “Io non chiedo un parricidio o un tradimento ma dico, e lo dico a Berlusconi, dopo 24 anni è momento di far partire un governo delle nuove generazioni, un governo del cambiamento“.

Sempre ieri il leader pentastellato ha annunciato la decisione di avviare un “Comitato scientifico per l’analisi dei programmi” coordinato dal professore Giacinto Della Cananea e composto da tecnici autorevoli selezionati da lui in grado di svolgere una comparazione politica tra il nostro programma, quello del Partito Democratico e della Lega al fine di preparare le basi per la stesura dell’eventuale contratto di Governo”. “La nostra idea non è che si governa con il primo che ci sta e siamo consapevoli delle differenze tra Lega e Pd – spiega Di Maio -. La nostra idea è che si governa con la forza politica con la quale, in seguito al confronto, ci sarà la maggiore convergenza sui temi da mettere al centro, sulle priorità a cui dare la risposta che i cittadini aspettano da 30 anni. Non ne facciamo né una questione ideale né ideologica, ma puramente pragmatica: quante più cose riusciamo a fare per gli italiani meglio è”.