Notizie Notizie Italia Spread sotto muro 300 pb, nuovi segnali distensione da Di Maio

Spread sotto muro 300 pb, nuovi segnali distensione da Di Maio

23 Novembre 2018 09:44

Rally di Btp e Ftse Mib in avvio dell’ultima seduta della settimana. Il trend discendente dello spread, tornato sotto il muro dei 300 pb e alla terza seduta consecutiva in contrazione, contagia in positivo l’umore di Piazza Affari che si distingue come la migliore piazza finanziaria europea. L’indice Ftse Mib segna infatti dopo la prima mezz’ora di contrattazioni un rally dello 0,94% a 18.777 punti.

A dare fiato al rally dei Btp, che sembrano avere archiato la delusione del flop del BTP Italia, sono i segnali di distensione tra Italia e Ue. Il governo italiano intende ricucire i rapporti con Bruxelles con l’intento di evitare l’avvio della procedura di infrazione. Dopo le parole di ieri del premier Conte, ottimista circa una discesa dello spread (“Uno spread elevato non ci aiuta, noi dobbiamo lavorare tutti… affinché si possa tutti, dando un piccolo contributo, contribuire a rasserenare questo clima”), sono arrivate le parole del vice premier Luigi Di Maio.

Le parole di Di Maio
“Vogliamo il dialogo con l’Unione europea, non la guerra”, così il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, riferendosi al braccio di ferro tra Roma e Bruxelles sulla legge di bilancio M5S-Lega. Di Maio ha tuttavia ribadito che non ci sarà alcun dietrofront sulle riforme considerate chiave. “E’ normale che in questi giorni, in attesa della decisione europea, ci fosse grande preoccupazione sui mercati. Adesso c’è un punto di partenza chiaro, la procedura è avviata, lo spread comincia a scendere”, ha spiegato Di Maio.

La manovra è stata bocciata ufficialmente lo scorso 21 novembre dalla Commissione europea, che apre alla procedura di infrazione contro l’Italia.

Tassi Btp ai minimi a oltre 2 settimane, rally delle banche
La discesa dello spread è frutto di un corposo calo del rendimento del Btp decennale, arrivato al 3,37%, sui minimi a oltre due settimane.

A trarne vantaggio sono in primo luogo le banche. Banco Bpm (+2,5% a 1,94 euro) in particolare continua il rally dei giorni scorsi agevolato anche dal ritorno di rumor circa una possibile aggregazione con Cattolica. In forze anche le altre banche con +1,8% Unicredit e +1,63% Intesa Sanpaolo.

Dal fronte macro stamattina è arrivata la conferma che l’economia della Germania ha subito una brusca frenata nel nel terzo trimestre del 2018, mostrando un Pil in calo dello 0,2% rispetto al periodo precedente. Su base annua il Pil è salito dell’1,1%. E’ la peggiore performance congiunturale dal 1° trimestre 2013. A pesare sono stati però fattori temporanei, in particolare i problemi con le nuove norme sulle emissioni hanno creato una brusca frenata della produzione nel settore automobilistico.