Spread risale con governo in crisi. Lega avverte: ‘unica alternativa a questo esecutivo è il voto’
I venti di crisi soffiano sempre più forti sul governo giallo-verde. Sono ore a dir poco concitate con la Lega che ha lanciato un messaggio chiaro all’indomani del voto sulla Tav: “nessun rimpasto, l’unica alternativa a questo governo sono le elezioni”. Una tensione politica che sta mettendo sotto pressione lo spread che è tornato a risalire e ha oltrepassato la soglia di 210 punti base (ieri aveva chiuso sotto il muero dei 200 punti). Piazza Affari ignora per il momento le questioni politiche, accodandosi alle altre Borse europee e continua a salire: un’intonazione positiva per l’indice Ftse Mib che avanza di quasi l’1%, sfruttando l’avvio positivo di Wall Street.
La tensione sale nel governo
“L’Italia ha bisogno di certezze e di scelte coraggiose e condivise, inutile andare avanti fra no, rinvii, blocchi e litigi quotidiani. Ogni giorno che passa è un giorno perso, per noi l’unica alternativa a questo governo è ridare la parola agli Italiani con nuove elezioni”, si legge nel post pubblicato su Facebook dalla Lega nel quale rimarca “mai chiesto né chiederemo poltrone, lontani da qualsiasi ipotesi di rimpasto di governo”.
La situazione è precipita nelle ultime 24 ore, con il voto di ieri al Senato che ha respinto la mozione del M5S sulla Tav, che intendeva bloccare il progetto sulla linea ferroviaria Torino-Lione, e ha votato a favore della realizzazione dell’opera, approvando le mozioni presentate dal Partito Democratico, Forza Italia e Fratelli d’Italia, con l’appoggio della Lega. Un voto che ha provocato una spaccatura tra i due schieramenti di maggioranza e aperto la crisi di governo, inasprita dalle parole di Matteo Salvini.
Proprio sulla spaccatura che si è creata dopo il voto di ieri la Lega scrive: “C’è la consapevolezza e la presa d’atto che, dopo le tante cose buone fatte, da troppo tempo su temi fondamentali per il Paese come grandi opere, infrastrutture e sviluppo economico, shock fiscale, applicazione delle autonomie, energia, riforma della giustizia e rapporto con l’Europa tra Lega e 5stelle ci sono visioni differenti. Il voto di ieri sulla Tav ne è solo l’ultima, evidente, irrimediabile certificazione”.
Stamattina il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si sarebbe recato al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lo riporta la stampa nazionale, citando fonti parlamentari. Il premier aveva annullato già da ieri l’incontro con la stampa previsto oggi prima della pausa estiva. Secondo l’indiscrezione, si sarebbe trattato di un colloquio informativo per fare il punto della situazione, che è precipitata nelle ultime ore con la spaccatura tra Lega e M5S, ma non ci sarebbe nessuna ipotesi di dimissioni.
Che il clima fosse sempre più caldo si era capito con le dichiarazioni del leader pentastellato Luigi Di Maio che aveva scritto: “I giochini di palazzo non ci sono mai piaciuti e questo dibattito sulle poltrone inizia a stancarmi”. Di Maio guarda avanti, per la precisione al 9 settembre quando è in programma il voto sul taglio dei parlamentari. “C’è una riforma del Movimento 5 Stelle che aspetta l’ultimo voto il 9 settembre – scrive – Il 9 settembre taglieremo definitivamente 345 parlamentari”. E ha aggiunto: “Manca solo l’ultimo voto e mi auguro nessuno si tiri indietro all’ultimo minuto, sarebbe gravissimo”.