Notizie Notizie Italia Spread e banche prime vittime del DEF, mercato teme declassamento rating Italia

Spread e banche prime vittime del DEF, mercato teme declassamento rating Italia

28 Settembre 2018 09:30

Violente vendite sui BTP e tondo delle banche all’indomani del varo del DEF con obiettivo deficit al 2,4%. Piazza Affari si muove in calo di oltre il 2% con il Ftse Mib ricacciato indietro in area 21 mila punti. Il mercato teme che l’Italia vada incontro a forti tensioni con l’Europa e le agenzie di rating, a partire da Moody’s il prossimo mese, potrebbero decidere di declassare il merito di credito sul Paese.

Lo spread Btp/Bund è salito fino a oltre 260 punti base con il rendimento del decennale italiano balzato oltre il 3 per cento (3,07%) e biennale schizzato allo 0,95%.

Tra le big di Piazza Affari si segnalano i forti cali delle banche. Dopo una iniziale sospensione per eccesso di ribasso i titoli Unicredit e Intesa Sanpaolo segnano cali del 5% circa, calo del 6,8% per Banco BPM. Molto male anche Poste Italiane che cede il 3,7%, -2% per Enel.

L’aumento del deficit al 2,4% permetterà al governo di trovare le risorse necessarie per implementare buona parte delle misure contenute nel contratto di governo, a partire dal reddito di cittadinanza (costo 10 mld con potenziali fruituri circa 6,5 mln di cittadini) e investimento pubblici quantificati in circa 15 miliardi di euro. In totale la manovra dovrebbe attestarsi sui 33 miliardi di euro.

Un deficit di questa portata essenzialmente annulla la possibilità di migliorare nei prossimi anni il rapporto
debito/GDP, stabilizzandolo a malapena intorno all’attuale quota 130%. Presumibile anche che possa arrivare il downgrade di Moody’s”, argomenta questa mattina Alessandro Balsotti, Strategist e Gestore del JCI FX Macro Fund, che però ritiene che se il downgrade fosse accompagnato da un molto probabile outlook stabile, una simile decisione sia già scontata, almeno in buona parte, nell’allargamento dello spread degli ultimi mesi.