Spread BTP-Bund, discesa ai minimi due anni: cosa dice l’analisi tecnica
I BTP restano sotto i riflettori sui mercati. A distanza di qualche giorno dalla chiusura della terza edizione del BTP Valore, con una raccolta di oltre 18 miliardi, la cronaca finanziaria si è focalizzata, in particolare, sulla discesa termometro spread Btp-Bund. Un calo che ha portato il differenziale tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco a toccare i minimi degli ultimi due anni sotto quota 140 punti base. Nel pomeriggio, lo spread Btp-Bund viaggia in area 134,8 punti base, con il rendimento del bond decennale italiano ben sotto la soglia del 4% (3,68%).
Ma in quale scenario economico è avvenuto questo calo? E in termini di analisi tecnica, quali sono i livelli da monitorare sullo Spread Btp/Bund?
Spread e contesto economico
Ma il calo dello spread Btp-Bund in che contesto economico è arrivato? Ieri, ad esempio, sono arrivate alcune indicazioni sullo stato di salute dell’economia italiana. L’Istat ha, infatti, annunciato i conti economici trimestrali relativi al quarto trimestre 2023, segnalando un aumento dello 0,2% del Pil rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% nei confronti dell’ultimo trimestre del 2022.
“La stima completa dei conti economici trimestrali conferma la crescita congiunturale dello 0,2% dell’economia italiana nell’ultimo trimestre del 2023 rispetto alla stima preliminare di fine gennaio. In termini tendenziali, la crescita è risultata dello 0,6%, in lieve rialzo rispetto allo 0,5% registrato in via preliminare”, commenta l’istituto di statistica indicando che la variazione acquisita per il 2024 è pari a +0,2% rispetto alla stima di +0,1% rilasciata lo scorso 30 gennaio 2024.
Buone notizie erano giunte anche venerdì scorso, sempre dall’Istat che ha messo in evidenza un miglioramento del rapporto debito/Pil nel 2023 (sceso dal 140,5% al 137,3%). Un dato positivo che, tuttavia, Maurizio Mazziero invita a leggere con attenzione. “L’abbassamento del debito nel rapporto con il PIL è frutto di un effetto “ottico” dato che il PIL si è gonfiato più del debito grazie all’inflazione”, avverte presentando 52° Osservatorio trimestrale sui dati economici dell’Italia redatto dalla Mazziero Research.
C’è poi l’altra faccia della medaglia da considerare, ovvero l’andamento dell’economia tedesca e le sue prospettive ancora a tinte fosche. “Ifo Economic Forecast Spring 2024: German Economy Paralyzed“: titola così oggi l’istituto tedesco Ifo presentando le previsioni economiche di primavera relative all’economia teutonica. “L’economia tedesca è paralizzata“, segnala il responsabile per le previsioni dell’Ifo, Timo Wollmershäuser, rimarcando che “il sentiment tra le imprese e le famiglie è negativo e l’incertezza elevata”. Guardando alle stime sul Pil, l’Ifo si attende una crescita di solo lo 0,2% nel 2024 rispetto all’anno passato.
Rinnovata fiducia dei mercati verso asset rischiosi: come leggere questo calo?
“Il dato può essere letto come un segnale di rinnovata fiducia dei mercati verso gli asset rischiosi, in generale, non specificatamente verso il rischio Italia – segnala – Michele Morra, Portfolio Manager Moneyfarm -. La riduzione degli Spread ha infatti caratterizzato in misura simile anche altri tipi di obbligazioni, come quelle societarie, i cui Spread sono vicini, se non al di sotto, delle medie storiche. Inoltre, sebbene questo calo rappresenti un fattore positivo, va considerato come alcuni indicatori, ad esempio il rapporto debito-Pil, restino attualmente tra i livelli più elevati di sempre”. È tuttavia interessante notare, sottolinea ancora l’esperto, “come la discesa dello spread stia avvenendo in un contesto di politica monetaria restrittiva e di crescita economica timida”.
Il punto tecnico su spread BTP-Bund
(analisi a cura di Simone Borghi)
Il grafico dello spread Btp-Bund è impostato al ribasso nel breve periodo. Dal massimo relativo in area 211 punti base toccato ad inizio ottobre dello scorso anno, il differenziale tra il decennale italiano e quello tedesco ha intrapreso un trend ribassista arrivando proprio ieri a 136,4 punti base, minimi da febbraio 2022. Una fase discendente accompagnata anche dal “death cross” avvenuto il 3 gennaio 2024. Il “death Cross” (in italiano incrocio della morte e sul grafico coincide con la croce in rosso) avviene quando la media mobile a 50 giorni (linea blu) incrocia verso il basso la media mobile a 200 periodi (linea arancione). In questo caso normalmente si può considerare il segnale come un movimento bearish, cioè ribassista, che accompagna lo spread Btp-Bund da inizio anno. In tale scenario, il primo supporto si trova a 136,4 bp che, se infranto, potrebbe aprire a ulteriori ribassi verso area 130 punti base. Al rialzo, invece, il superamento della resistenza a 141 punti base potrebbe innescare allunghi verso 151 e 159 punti base.