Spread Btp-Bund in calo: come funziona e perchè sta scendendo
Nelle ultime sedute lo spread Btp-Bund ha bucato al ribasso la soglia dei 120 punti base per la prima volta da novembre 2021. Nel complesso, il differenziale tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi si è notevolmente ridotto da inizio anno, tornando su livelli che non si vedevano dai tempi del governo Draghi. Vediamo i fattori che hanno trainato questa discesa, analizzando più nel dettaglio cosa rappresenta lo spread e da cosa è condizionato.
Cos’è lo spread Btp-Bund
Lo spread Btp-Bund esprime la differenza tra i rendimenti offerti dai titoli di Stato italiani a 10 anni (BTP) e quelli Stato Tedeschi (BUND) di pari scadenza. La carta tedesca viene presa generalmente come riferimento per l’intera regione europea, poiché la Germania rappresenta il Paese più solido degli ultimi decenni a livello economico-finanziario.
I titoli di Stato sono obbligazioni, titoli di debito, che un Paese emette per finanziare le proprie attività. Come in tutti i prestiti, più l’emittente è solido più è probabile che sia in grado di far fronte alle proprie obbligazioni e rimborsare il debito. All’aumentare del rischio, si associa un tasso di interesse maggiore richiesto dagli investitori per prestare denaro allo Stato in questione.
Lo spread BTP/BUND è dunque un’approssimazione di quanto sia più rischioso prestare soldi all’Italia rispetto alla Germania, ovvero quanto rendimento aggiuntivo sia richiesto dagli investitori per acquistare Btp rispetto ai Bund.
Come si calcola lo spread
Lo spread viene calcolato come differenza fra i rendimenti a scadenza (‘yield to maturity’) del Btp a 10 anni e del Bund a 10 anni. Viene espresso in punti base, ovvero in centesimi di punti percentuali: 1 bp (basis point) corrisponde a una differenza dello 0,01% fra i due tassi, mentre 100 bp equivalgono all’1%.
Lo spread è un valore dinamico, che muta continuamente al variare dei prezzi delle obbligazioni. Ricordiamo che sussiste una relazione inversa tra prezzi e tassi di interesse; quindi, se il prezzo del Btp sale, il suo rendimento scende e, a parità di altre condizioni, lo spread con il Bund si riduce.
Perché è importante
Il differenziale tra i titoli di Stato, soprattutto quello sulla scadenza decennale, viene costantemente monitorato per ottenere una misura sintetica del rischio prezzato dal mercato per investire sul debito di una nazione.
Un eventuale incremento dello spread Btp-Bund segnala un deterioramento, agli occhi degli investitori, della percezione dell’Italia rispetto alla Germania, poiché è richiesto un rendimento maggiore a fronte di un rischio più elevato.
L’aumento del differenziale può comportare un peggioramento dei conti pubblici, poiché l’Italia dovrà pagare più oneri finanziari alla luce dei rendimenti più elevati offerti sulle nuove emissioni. Inoltre, l’aumento dello spread si ripercuote generalmente sui prestiti erogati dalle banche a famiglie e imprese, che diventano più costosi.
Spread Btp-Bund in discesa di oltre 40 bp nel 2024
Nella seduta di venerdì lo spread è sceso fino a 116 punti base, mentre oggi viaggia in area 123 bp, con il rendimento del Btp decennale al 3,69% e quello del Bund al 2,46%.
Da inizio anno il differenziale si è contratto di ben 44 punti base, passando da 167 bp agli attuali 123. Un movimento determinato in gran parte dal titolo di Stato della Germania. A inizio 2024, infatti, il Btp aveva un rendimento del 3,71%, sostanzialmente in linea con quello di adesso. Il Bund, invece, è passato da poco più del 2% a oltre il 2,45%, contribuendo in maniera prevalente alla riduzione dello spread.
Il differenziale fra titoli decennali italiani e tedeschi potrebbe mettere a segno il sesto mese consecutivo in calo, la serie più lunga degli ultimi quattro anni.
Confronto Italia-Germania
Il primo fattore che ha provocato la discesa dello spread è dunque un aumento del rischio percepito per investire nel titolo di Stato tedesco.
Nel quarto trimestre del 2023 il Pil della Germania ha registrato una flessione dello 0,3% e per quest’anno la Commissione europea prevede una crescita limitata, pari allo 0,3%. Per contro, l’Italia ha evidenziato un’espansione dello 0,2% negli ultimi tre mesi dell’anno scorso e nel 2024 dovrebbe crescere dello 0,7% secondo le stime dell’UE (+0,6% per l’Istat).
La resilienza dell’economia italiana è una delle ragioni citate anche dal Financial Times per giustificare la dinamica dello spread, insieme al dialogo del governo Meloni con le istituzioni europee.
Per contro, bisogna anche ricordare come l’Italia sia tuttora uno dei Paesi dell’eurozona con il differenziale più elevato, senza dimenticare l’elevato debito pubblico in rapporto al Pil.
Le attese dei mercati sui tassi e sulle mosse della Bce
Un altro motivo alla base della discesa dello spread è legato alle aspettative sui tassi di interesse. I mercati continuano a monitorare le indicazioni della Bce e restano alla ricerca di segnali sulle tempistiche con cui l’istituto inizierà a ridurre i costi di finanziamento. I trader scontano 3-4 mosse da 25 punti base per quest’anno, per una diminuzione complessiva di almeno 75 bp nel 2024 (85 bp in media).
Questo alimenta l’appetito degli investitori per gli elevati rendimenti attualmente offerti dal mercato obbligazionario governativo. Da citare in tal senso la domanda record registrata dall’ultima edizione del Btp Valore (oltre 18,3 miliardi di euro). Il tutto, in attesa dell’estate, quando verosimilmente verrà avviato l’allentamento monetario della Bce. I rendimenti sembrano dunque destinati a calare, anche se le aspettative dei mercati tendono ad anticipare le mosse delle banche centrali, quindi i primi tagli potrebbero essere già prezzati.
Da segnalare infine che gli strategist di Citigroup prevedono un ulteriore restringimento dello spread Btp-Bund in area 100-110 punti base.