Notizie Notizie Italia Sofferenze in calo di oltre 55 miliardi dal picco di novembre 2015

Sofferenze in calo di oltre 55 miliardi dal picco di novembre 2015

19 Marzo 2019 15:36

Calano a gennaio 2019 le sofferenze nette che, secondo quanto rivela l’Abi nel suo consueto Rapporto mensile, si attestano a 33,4 miliardi di euro in forte calo rispetto ai 59,4 miliardi di gennaio 2018 (-26 miliardi pari a -43,7%) e ai 77,5 miliardi di gennaio 2017 (-44 miliardi pari a -56,9%).

Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di oltre 55 miliardi (pari a -62,4%). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è attestato all’1,92% a gennaio 2019 (era 3,42% a gennaio 2018, 4,43% a gennaio 2017 e 4,89% a novembre 2015). L’Associazione Bancaria Italiana ha anche sottolineato come dai dati al 28 febbraio 2019, emerge che i prestiti a famiglie e imprese registrano una crescita su base annua pari all’1,1%. Sulla base degli ultimi dati relativi a gennaio 2019, si conferma la crescita del mercato dei mutui. L’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie registra una variazione positiva di +2,5% su base annua. Per quanto riguarda i tassi di interesse sulle nuove operazioni di finanziamento, questi permangono su livelli bassi. Nel dettaglio il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è risultato pari a 1,91% (1,95% a gennaio 2019, 5,72% a fine 2007), mentre il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è risultato pari a 1,49% (1,47% il mese precedente; 5,48% a fine 2007). Il tasso medio sul totale dei prestiti è invece pari al 2,57% (2,58% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007).

In merito poi al margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie, sottolinea l’Abi che permane in Italia su livelli particolarmente bassi, a febbraio 2019 risulta pari a 197 punti base (197 punti base anche nel mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007).