Snap; crollo verticale nel pre-market: pesano conti sotto le attese e rosso monstre da 443 milioni $
Snap, l’azienda madre della celebre app di messagistica istantanea, sprofonda nel pre-market di Wall Street, facendo prevedere un’apertura altrettanto disastrosa. Il crollo verticale del titolo è stato anticipato ieri da conti trimestrali al di sotto delle attese per quanto riguarda praticamente tutte le voci di conto economico a cominciare dal calo nella crescita degli utenti: i fruitori attivi quotidiani sono aumentati da 143 milioni nel secondo trimestre 2016 a 173 milioni del secondo trimestre 2017. La crescita dal primo trimestre è stata del 4 per cento.
Più in dettaglio, il rallentamento della crescita degli utenti ha gravato a cascata fino a ricadere sull’utile netto: il secondo trimestre si è concluso con una perdita netta monstre di 443 milioni, rispetto al rosso da 115 milioni di un anno fa, anche in presenza di ricavi in crescita del 153% circa 182 milioni di dollari.
“Ciò evidenza la mancanza di capacità operativa di tradurre il fatturato in utile”, ha spiegato un analista interpellato dalla redazione di Borse.it, e dunque mina la fiducia degli investitori nell’azienda stessa. Anche perché, rileva l’agenzia Reuters in un commento su Snap, “la concorrenza nel settore è sempre più feroce”.
Da Facebook ad Alphabet (casa madre di Google), tutti i giganti della tech americana si stanno armando dei know how necessari per riprodurre le funzionalità di Snap in door. E infatti c’è Instagram (di proprietà di FB), con i suoi 200 milioni di utenti attivi quotidiani che postano storie, contro i 173 milioni di Snap.
In questo quadro, il titolo della società di Evan Spiegel ha cancellato un terzo del suo valore di mercato rispetto all’Ipo avvenuta lo scorso marzo. Il prezzo oggi prima dell’apertura è di 13,77 $, sotto la base dell’Ipo che era avvenuta a 17 $.