Notizie Notizie Italia Small Cap, assetti fortemente concentrati. Controllo in mano ad azionista con quota superiore al 50%

Small Cap, assetti fortemente concentrati. Controllo in mano ad azionista con quota superiore al 50%

16 Maggio 2019 17:15

Per le società Small Cap dell’MTA e le società AIM Italia gli assetti proprietari sono fortemente concentrati visto che sono controllate da un azionista con quota superiore al 50 % rispettivamente per il 63% e il 55%. Inoltre è presente almeno un investitore istituzionale rilevante nel 21% degli emittenti MTA e per il 25% delle società AIM. Queste alcune delle evidenze che emergono dallo studio congiunto di IrTop Consulting e Consob sulla “Governance e trasparenza nelle società small cap” che ha analizzato le 78 società dello Star, le 88 appartenenti all’indice Ftse Italia Small Cap e le 103 quotate dell’Aim Italia.

Frequente il controllo in mano ad un azionista con partecipazione oltre il 50%

Con riferimento alla governance interna, sebbene tutte le società considerate risultino caratterizzate da assetti proprietari fortemente concentrati, le Small Cap dell’MTA e le società AIM Italia sono più frequentemente controllate da un azionista con una partecipazione superiore al 50%. Inoltre la percentuale di società in cui investitori istituzionali detengono partecipazioni rilevanti oscilla tra il 21% per gli emittenti MTA (in particolare 26 investitori sono presenti in 22 Star e 15 investitori sono presenti in 12 Small Cap) e il 25% per l’AIM (dove 31 investitori istituzionali rilevanti detengono partecipazioni in 26 società). Gli investitori sono in prevalenza asset managers, soprattutto stranieri nelle società dell’MTA e italiani nelle società AIM. A fronte delle somiglianze rilevate negli assetti proprietari, la composizione dei consigli di amministrazione mostra maggiori divergenze tra MTA e AIM, riconducibili ai più stringenti vincoli legislativi e regolamentari a cui sono assoggettate le imprese quotate sull’MTA. In particolare, i boards delle società MTA sono più numerosi (in media 9 membri versus i 6 delle società AIM), presentano una maggiore incidenza di amministratori indipendenti (45% versus 26%), mostrano una presenza femminile più elevata (36% versus 22%) in società che, tranne due casi, sono tutte diverse gender (mentre sono tali solo 59 emittenti AIM). Il 66% delle società AIM ha inserito in statuto in via volontaria il meccanismo del voto di lista, obbligatorio solo per le società dell’MTA.

Le società che sono coperte da almeno un analista finanziario sono più frequenti nel gruppo Star, mentre rappresentano il 51% degli emittenti AIM. Di questi, il 62% ha la copertura del Nomad, il 23% dello Specialist, mentre il 15% solo di uffici studi diversi dal Nomad/Specialist. L’uso della lingua inglese, infine, è molto più frequente tra le società Star, per effetto delle specifiche richieste di cui al Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana, mentre le società Small Cap e quelle AIM utilizzano l’inglese soprattutto nell’ambito del sito corporate e della relativa sezione Investor Relations. “La quotazione impone all’Emittente un comportamento informativo delineato dalla normativa e dalle prassi di mercato che deve tener conto del fabbisogno dell’investitore e della parità informativa tra gli stakeholder. Per la totalità degli investitori il mantenimento di un profilo di trasparenza costante sullo sviluppo del business è percepito come il fattore più rilevante per rafforzare l’investor confidence” così commenta Anna Lambiase, amministratore delegato di IR Top Consulting. “La disclosure volontaria risulta più frequente sull’MTA; infatti, il 35% delle Star e il 32% delle società Small Cap ha pubblicato un piano industriale rispetto al 22% degli emittenti AIM. Le società che sono coperte da almeno un analista finanziario sono il 26% su MTA, il 51% degli emittenti AIM. Nella survey condotta su un target di Portfolio Manager PIR, relativamente agli aspetti di governance, investitori e aziende esprimono un giudizio positivo sugli effetti della coincidenza proprietà/gestione su analisi e delivery delle performance” conclude Lambiase.