Samsung: utili a picco nel 1Q23, pesano minor domanda elettronica ed eccesso scorte chip
Samsung ha riportato un netto peggioramento dei risultati nel primo trimestre. Tuttavia, il titolo ha chiuso in rialzo dello 0,8% a Seoul, sostenuto dalle speranze legate ad una graduale ripresa nel mercato delle memorie e al lancio di nuovi smartphone. Di seguito maggiori dettagli.
Profitti in calo del 95% nel trimestre
Nei primi tre mesi del 2023, Samsung ha registrato ricavi per 63.750 miliardi di won (circa 47,6 miliardi di dollari), in calo del 18% su base annua. Il fatturato è in linea con la guidance del colosso sudcoreano, ma al di sotto delle attese degli analisti.
L’utile operativo è precipitato a 640 miliardi di won, dagli oltre 14 trilioni del primo trimestre 2022 (-95%), registrando il valore più basso degli ultimi 14 anni seppur superiore alla previsione della società di 600 miliardi.
La divisione di semiconduttori ha registrato una perdita di 4,58 trilioni di won rispetto a un profitto di 8,45 trilioni del periodo di confronto. Anche i ricavi sono drasticamente diminuiti, con una flessione del 49% a 13,7 trilioni. Tradizionalmente questa attività, che consiste nella vendita di chip utilizzati per pc, smartphone, server nei data center, è quella che sostiene maggiormente i profitti di Samsung.
Il difficile contesto macroeconomico
I conti di Samsung scontano soprattutto la minore spesa dei consumatori per l’elettronica e un eccesso globale di microchip che ha colpito il core business delle memorie.
Nel corso della pandemia, infatti, i produttori di smartphone e PC hanno accumulato semiconduttori per far fronte all’aumento della domanda di dispositivi. Successivamente, la domanda di elettronica di consumo si è ridotta, complice il rallentamento dell’economia che insieme all’elevata inflazione ha pesato sulla propensione agli acquisti di beni non necessari.
Questo ha determinato un eccesso di scorte da parte dei produttori di pc, smartphone e tablet, provocando un calo dei prezzi dei chip di memoria.
Ancora difficoltà nel 2023, ma con graduale ripresa nelle memorie
Samsung si aspetta che le attuali difficili condizioni di mercato persistano e punta “sull’aumento della competitività tecnologica e sulla domanda di prodotti di fascia alta”.
Per quanto riguarda le memorie, Samsung prevede una ripresa graduale della domanda nella seconda metà dell’anno, in concomitanza con la riduzione dei livelli di inventario da parte dei clienti. L’azienda ha comunque chiarito che tale ripresa dovrebbe essere limitata, in quanto i data center su larga scala investono in maniera più prudente e l’adeguamento delle scorte richiederà un certo tempo.
In precedenza, questo mese, il colosso sudcoreano ha dichiarato che avrebbe effettuato un taglio “significativo” nella produzione di chip di memoria, seguendo l’esempio di competitor come SK Hynix e Micron.
Nel frattempo, Samsung intende anche lanciare nuovi dispositivi, realizzare promozioni per PC e spingere l’adozione di nuove CPU, per aumentare la domanda di chip di memoria.
Il lancio dei nuovi smartphone Samsung
Nel trimestre, Samsung ha anche lanciato l’ultima linea di smartphone di punta, la serie S23, che ha permesso alla sua divisione mobile di mantenersi resiliente nonostante il rallentamento del mercato. I ricavi della unit sono cresciuti del 22% rispetto al trimestre precedente a 30,74 trilioni di won, nonostante un calo del 2% rispetto al 1Q 2022, mentre l’utile operativo è aumentato su base annua del 3% a 3,94 trilioni di won.
“Il mercato premium è cresciuto sia in termini di volume che di valore, malgrado la debole domanda di smartphone causata dalle persistenti incertezze macroeconomiche”, ha affermato Samsung in una nota. “Le vendite sono cresciute e la redditività si è ripresa in scia alle vendite di nuovi modelli premium e agli sforzi per migliorare l’efficienza operativa”.