Samsung: il calo della domanda di chip e smartphone pesa nel 4Q, non taglia capex nel 2023
Samsung Electronics ha chiuso la seduta odierna in calo del 3,6%, dopo la diffusione dei risultati del quarto trimestre e del full year 2022. I conti hanno evidenziato un netto calo dei profitti, a causa del calo della domanda di chip e di smartphone, per via della congiuntura economica avversa che ha penalizzato i consumi. Pesa anche la scelta di non tagliare le capex per l’anno in corso, con il rischio di penalizzare ulteriormente la redditività.
L’utile operativo crolla del 69% nel 4Q
Samsung ha archiviato il quarto trimestre del 2022 con un fatturato consolidato di 70,46 trilioni di won coreani, in flessione dell’8% su base annua, e un utile operativo di 4,31 trilioni di won, in calo del 69% rispetto a 13,87 trilioni del quarto trimestre 2021.
Le vendite di chip si sono attestate a 20,07 trilioni di won, rispetto a 28,18 del consensus di Bloomberg. I ricavi da elettronica di consumo sono pari a 15,58 trilioni di won, in linea con le attese, i display hanno generato un fatturato di 9,31 trilioni di won (stima 10,25 trilioni) e i dispositivi mobili/reti hanno contribuito per 26,90 trilioni di won (consensus 29,33 trilioni).
Nel full year, l’azienda ha registrato un fatturato record di 302,23 trilioni (+8%) e un utile operativo di 43,38 trilioni di won, in diminuzione di oltre 8 trilioni, in un contesto imprenditoriale notevolmente deteriorato a causa della debolezza della domanda, nell’ambito di un rallentamento dell’economia globale.
Il calo dei prezzi dei chip sta erodendo la profittabilità di Samsung. In particolare, l’utile operativo nel segmento Device Solutions, che comprende le principali linee di business dei semiconduttori come memoria, processori logici e produzione di chip per clienti esterni, è crollato del 97% a 270 miliardi di won, poiché i clienti hanno continuato a smaltire le scorte accumulate.
L’utile netto attribuibile ai Soci, invece, è più che raddoppiato a 23,5 trilioni di won, grazie ad una componente una tantum derivante da una modifica della legge fiscale locale.
Samsung stima un calo nel mercato degli smartphone nel 2023
Samsung Electronics prevede che il mercato degli smartphone subirà una contrazione nel 2023, mentre per i chip si attende una ripresa nella seconda metà dell’anno.
Il maggior produttore mondiale di smartphone ha dichiarato di vedere una riduzione della domanda di dispositivi mobili nell’anno in corso, dopo aver già riportato il più grande calo di profitti da oltre un decennio.
I produttori di dispositivi mobili sono stati particolarmente colpiti dal rallentamento della spesa dei consumatori, legato all’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse, nonché alle tensioni geopolitiche dello scorso anno.
La graduale riapertura della Cina, dopo l’allentamento della sua rigida politica Covid Zero, ha ridato parziale slancio, allentando in parte le pressioni sulle società tecnologiche. La Cina è il più maggiore mercato di smartphone al mondo ed è improbabile assistere nuovamente ai cali a due cifre nelle consegne e nelle vendite registrati nel 2022. Tuttavia, le previsioni di Samsung suggeriscono che questo non sarà sufficiente per riportare il business mobile alla crescita nel breve termine.
Samsung non riduce le capex rispetto al 2022
Nonostante la discesa dei prezzi dei chip e le previsioni di un ulteriore calo della domanda di smartphone, Samsung ha deciso di non tagliare le spese in conto capitale, sorprendendo negativamente gli analisti.
Il colosso sudcoreano ha infatti dichiarato che gli investimenti in chip per il 2023 si attesteranno su livelli simili al 2022, agendo in controtendenza rispetto ad altre società del settore come SK Hynix e Micron Technology, che hanno tagliato le capex.
Secondo molti analisti, il risultato sarà una pressione ancora maggiore sui prezzi dei chip, che potrebbe dare un vantaggio a Samsung rispetto ai concorrenti più piccoli, ma ancora una volta a scapito della redditività.
Le spese in conto capitale della Società nel 2022 hanno raggiunto un totale di 53,1 trilioni di won, di cui 47,9 trilioni per i semiconduttori e 2,5 per i display.