Notizie Notizie Italia Salini Impregilo: in extremis offerta per Astaldi, mercato apprezza con i titoli in rally in Borsa

Salini Impregilo: in extremis offerta per Astaldi, mercato apprezza con i titoli in rally in Borsa

14 Febbraio 2019 09:32

E’ arrivata in extremis l’offerta ufficiale di Salini Impregilo per Astaldi. Scade infatti oggi il tempo a disposizione per Astaldi per la presentazione del piano concordatario al Tribunale di Roma. Come anticipato dalla stampa nazionale nei giorni scorsi, l’operazione prevede un aumento di capitale, con Salini Impregilo che avrà una partecipazione di controllo pari al 65% del capitale di Astaldi post aumento in una società che sarà sostanzialmente senza debito e con il supporto di co-investitori di lungo periodo. 

La nota di Salini Impregilo di stamattina recita così: “un aumento di capitale per cassa pari a 225 milioni di euro, per il 65% del capitale di Astaldi post aumento di capitale, riservato a Salini Impregilo, destinato in parte al pagamento dei debiti privilegiati e prededucibili e in parte a servizio del piano di continuità, con attribuzione a Salini Impregilo di una quota di controllo in Astaldi post esdebitazione concordataria“.

Un’offerta che sarà a supporto della propria proposta di “continuità diretta” con cui Astaldi richiederà l’ammissione alla procedura di concordato preventivo. Il mercato ha accolto con favore le notizie, con Astaldi e Salini Impregilo che hanno messo il turbo in Borsa: se il primo guadagna quasi l’11% a 0,7745 euro (massimo di giornata a 0,81 euro), il secondo titolo avanza di circa il 5% e si è spinto a un passo dai 2 euro.

I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE
L’operazione, che ha già ricevuto il via libera da parte del consiglio di amministrazione di Astaldi, è condizionata, tra l’altro, al positivo esito della proposta concordataria Astaldi, al conseguimento delle necessarie autorizzazioni di legge, all’assenza di eventi che mettano a rischio la fattibilità del piano economico-finanziario di continuità di Astaldi, ma anche al contributo di co-investitori di lungo periodo e alla disponibilità del sistema bancario a concedere ad Astaldi le linee di credito, per cassa e firma, necessarie nel contesto della stabilizzazione finanziaria e operativa della società prevista dal piano concordatario.

Nel dettaglio, la proposta concordataria Astaldi prevede un piano economico-finanziario per il ritorno in bonis con la continuità delle attività EPC; la segregazione degli asset non-core (tra cui, in particolare, il ramo concessioni con i progetti relativi al terzo ponte sul Bosforo, l’autostrada Gebze-Orhangazi-Izmir e l’Etlik integrated health campus in Turchia, l’Aeroporto di Santiago e l’ospedale Felix Bulnes in Cile, il credito in Venezuela e l’immobile della sede centrale di Roma) in un separato compendio destinato a beneficio esclusivo dei creditori chirografi e poi il già citato aumento di capitale per cassa pari a 225 milioni riservato a Salini Impregilo. Prende conseguentemente avvio un percorso con cui Astaldi sottopone la propria proposta concordataria al giudizio di ammissibilità da parte del Tribunale. All’ammissione, ove concessa, conseguirebbero la sottoposizione della proposta al voto dei creditori e il successivo iter di omologa giudiziale.

I creditori chirografari di Astaldi diventeranno soci di Astaldi, convertendo in azioni i propri crediti, con una quota del 28,5% del capitale sociale post ricapitalizzazione, mentre gli attuali azionisti manterranno una quota del 6,5%.

OPERAZIONE DI SISTEMA
L’operazione di Salini Impregilo su Astaldi “vuole avere le caratteristiche di un’operazione di sistema volta anche a consolidare il settore delle grandi opere e delle costruzioni in modo da garantirne stabilità e sviluppo, continuità dei lavori di opere anche strategiche, rafforzamento delle capacità progettuali e industriali tali da proiettare la società così rafforzata in un futuro da protagonista in Italia e all’estero”. Lo dichiara Salini Impregilo in una nota quale han comunicato di avere presentato un’offerta offerta per entrare nel capitale di Astaldi.
In particolare, il supporto di Salini Impregilo al piano concordatario di Astaldi rappresenta un’opportunità per creare uno dei maggiori operatori globali con un portafoglio commesse EPC combinato di circa 33 miliardi di euro e oltre 45 mila dipendenti.