Notizie Notizie Italia Salini Impregilo: al via il Progetto Italia, poste le basi per il grande polo delle costruzioni

Salini Impregilo: al via il Progetto Italia, poste le basi per il grande polo delle costruzioni

5 Agosto 2019 08:55

Tutti i pezzi del puzzle si sono incastrati ed è arrivato il via libera ufficiale al ‘Progetto Italia’ firmato da Salini Impregilo, nato per rilanciare e rafforzare il settore nazionale delle grandi opere e delle costruzioni che farà parte del più ampio piano industriale della società relativo al triennio 2019-2021. Un progetto più ampio che vede anche in campo Cassa Depositi e prestiti (Cdp) e il salvataggio di Astaldi. Un big delle costruzioni che nella view dei promotori sia in grado di competere con i principali player del settore, capace di presentarsi sul mercato entro il 2021 con un fatturato di 14 miliardi di euro, e un portafoglio di 62 miliardi.

I dettagli sono stati comunicati Salini Impregilo venerdì sera a mercati chiusi. In particolare, per far partire il Progetto Italia il gruppo romano ha sottoscritto due accordi di investimento: il primo con l’azionista di controllo Salini Costruttori e con Cdp Equity, società controllata da Cdp; il secondo con tre delle principali istituzioni finanziarie italiane. Tali accordi di investimento, si legge in una nota, regolano la partecipazione ai medesimi termini e condizioni, nell’operazione di investimento nel contesto dell’Aumento di Capitale, rispettivamente di Salini Costruttori e Cdp Equity e delle banche finanziatrici.

Il contractor romano, spiega che il Progetto Italia mira tra l’altro a realizzare “l’aggregazione con altri operatori italiani del settore caratterizzati da eccellenze industriali in diversi segmenti del mercato delle costruzioni e delle infrastrutture; una maggiore efficienza per il Gruppo, attraverso le economie di scala e la riduzione della volatilità del portafoglio commesse” e il “rafforzamento competitivo, attraverso l’aggregazione di competenze specialistiche al fine di consentire la leadership in varie asset class, sfruttare al meglio le opportunità di mercato a livello globale – 630 miliardi di euro di progetti infrastrutturali1 attesi nel prossimo triennio e implementare una bidding strategy molto più efficace e tendente al de-risking del portafoglio”.

Dopo mesi di trattive e confronti, la proposta tracciata da Salini Impregilo prevede un aumento di capitale da 600 milioni di euro. Nel dettaglio, l’aumento è così suddiviso: con Salini Costruttori che si impegna per 50 milioni, Cdp Equity per 250 milioni, le banche finanziatrici (150 milioni) e il mercato per un massimo di 150 milioni.

Ci attendono mesi intensi, complessi e sfidanti. Mesi di lavoro duro e di importanti cambiamenti. Mesi in cui il contributo di tutti sarà fondamentale per costruire uniti questo sogno, di cui potremo andare fieri, perché rappresenta un ulteriore passaggio di crescita per una azienda che ha dimostrato che con il coraggio, le competenze e la passione si può andare lontano”, scrive in una lettera Pietro Salini, a.d. del gruppo. “Da parte mia vi assicuro l’impegno a continuare a tutelare la stabilità e la crescita del nostro gruppo, affinché il nuovo soggetto pronto a nascere, anche con un nuovo nome, possa rappresentare i valori e l’esperienza che Salini Impregilo ha consolidato in Italia e in tutti in paesi in cui opera”, aggiunge il manager.

Astaldi, i prossimi passi
Venerdì sera è arrivata anche la nota ufficiale di Astaldi, con il consiglio di amministrazione di Astaldi che ha ricevuto da Salini Impregilo la lettera di conferma della validità dell’offerta di investimento in ultimo presentata lo scorso 15 luglio, a supporto della proposta di concordato in continuità diretta e del piano in ultimo presentati dalla stessa Astaldi nell’ambito del procedimento pendente dinanzi al Tribunale di Roma.

La nota informa che l’offerta resta condizionata all’ammissione al concordato entro il 30 settembre 2019, al positivo esito della proposta concordataria entro il 31 marzo 2021, all’assenza di eventi che mettano a rischio la fattibilità del piano economico-finanziario di continuità della società, ferme restando le previsioni di legge in materia antitrust e l’assenza della previsione di impegni, condizioni od obblighi collegati a carico di Salini Impregilo e/o di Astaldi. Il board di Astaldi ha, pertanto, deliberato di presentare al Tribunale di Roma la documentazione necessaria collegata.