Saipem: verso portafoglio ordini record grazie a ingresso nella jv Arctic LNG2
Oggi Saipem ha ufficializzato l’ingresso nella joint venture per la realizzazione del progetto Arctic LNG2, con una quota lavori di circa 2,2 miliardi di euro. La società guidata da Stefano Cao ha infatti sottoscritto un accordo con Technip France e NIPIgaspererabotka per partecipare alla realizzazione del progetto che prevede l’ingegneria di dettaglio, l’approvvigionamento di materiali, la costruzione, la messa in esercizio e l’avviamento di tre linee di gas naturale liquefatto, ciascuna con una capacità di circa 6,6 milioni di tonnellate per anno. Le tre nuove linee saranno realizzate nel distretto di Tazovsky situato nella parte occidentale della penisola di Gydan della Federazione Russa.
“Il coinvolgimento nei lavori per la realizzazione delle tre linee del progetto Arctic LNG2, che segue l’acquisizione del contratto relativo alle Gravity Based Structures con lo stesso cliente e la recente acquisizione del progetto LNG in Mozambico per il cliente Anadarko, conferma la validità della scelta strategica di Saipem di consolidare la leadership nell’intera catena del valore del gas naturale” ha commentato il ceo di Saipem, Stefano Cao.
Analisti aggiornano le stime sulla raccolta ordini
Per Equita, che conferma il rating buy e target price a 5,6 euro, “la notizia è positiva in quanto conferma l’ottimo posizionamento di Saipem nella catena del valore del gas naturale (il backlog da inizio anno ha oltre il 66% di contratti non-oil guidati dal gas), migliora la visibilità sulle stime 2020-2022, in particolare per la divisione E&C onshore”. Gli analisti della sim aggiungono che “il contratto rappresenta il 14% circa della raccolta ordini da noi attesa nel 2019 e permette di superare leggermente la nostra stima di raccolta ordini per la divisione onshore E&C per il 2019, infatti con questo contratto raggiungiamo 12,1 miliardi rispetto agli 11,6 miliardi da noi attesi”.
Anche Kepler Cheuvreux consiglia il buy con target price a 6,5 euro. Gli analisti sottolineano che “la raccolta ordini onshore E&C di Saipem nel secondo trimestre sarà già costituita dai contratti Marjan e Berri in Arabia Saudita (3,5 miliardi di dollari) e dal progetto Arctic 2 (2,2 miliardi di euro), mentre includendo l’aggiudicazione di Anadarko Gnl da 6 miliardi di dollari nel primo semestre, la raccolta ordini onshore E&C da inizio anno è già superiore a 12 miliardi di euro”. Per queste ragioni, Kepler Cheuvreux ha deciso di aumentare, per la terza volta, “le previsioni sulla raccolta ordini nella divisione onshore E&C da 12 a 15 miliardi di euro dopo aver iniziato l’anno con 6 miliardi di euro. Ora prevediamo che Saipem chiuderà l’anno con un portafoglio ordini record di quasi 24 miliardi di euro, un livello registrato solo alla fine del secondo trimestre 2015”.
Banca Akros, che ha rating buy su Saipem con prezzo obiettivo a 6,40 euro, afferma: “Il contratto è di grandi dimensioni e questa è chiaramente una notizia molto positiva”. Notizia positiva anche per Banca Imi: “Il nuovo contratto potrebbe portare a un portafoglio ordini di circa 21 miliardi, di cui 17 miliardi consolidati e 4 miliardi attraverso joint venture”. Gli analisti confermano quindi il buy con target price a 5,9 euro.
I risultati del primo semestre 2019
Lo scorso 24 luglio il cda di Saipem ha approvato i risultati del primo semestre che segnano un ritorno all’utile. In particolare, la società attiva nel settore dei servizi petroliferi ha registrato un utile netto di 14 milioni di euro rispetto alla perdita di 323 milioni nel primo semestre del 2018, mostrando tuttavia un rosso di 7 milioni nel secondo trimestre. I ricavi hanno invece raggiunto quota 4.519 milioni contro i 3.798 milioni dei primi sei mesi dell’anno passato, di cui 2.363 milioni nel secondo trimestre.
Sul fronte ordini, nel corso del primo semestre del 2019, Saipem ha acquisito nuovi ordini per un totale di 9.537 milioni, un dato in miglioramento rispetto ai 3.986 milioni nel primo semestre del 2018. Un valore, segnala la società in una nota, che va incrementato di altri 3,2 miliardi circa relativi a ulteriori ordini acquisiti successivamente alla chiusura del semestre.