Safe Bag pronta a sbarcare anche sul Nasdaq, avviate attività per ‘dual listing’
Sognando il ‘double listing’ a Wall Street. E per Safe Bag il ‘sogno’ potrebbe diventare presto realtà. Il consiglio di amministrazione della società attiva nel servizio di protezione e rintracciamento bagagli per i passeggeri aeroportuali, quotata dal settembre 2013 sull’Aim Italia (il mercato di Borsa Italiana dedicato alle Piccole e medie imprese) ha dato l’incarico ufficiale al presidente Rudolph Gentile di avviare le attività propedeutiche alla doppia quotazione sulla Piazza finanziaria Usa, con destinazione Nasdaq. Il processo di dual listing dovrebbe durare circa 90 giorni e quindi possa concretizzarsi entro fine luglio.
Strada migliore per M&A allo studio negli Usa
Una mossa che dovrebbe favorire le operazione di crescita per linee esterne che Safe Bag ha allo studio Oltreoceano. Parola del Rudolph Gentile che ha fondato la società nel 1997. “In seguito ad un incontro con i vertici del Nasdaq ci siamo convinti che il double listing su questo mercato possa essere la strada giusta per aumentare la liquidità sul titolo e favorire le operazione di M&A che abbiamo allo studio negli Stati Uniti“, ha sottolineato Gentile in una nota ufficiale.
Della possibile quotazione sul Nasdaq Safe Bag aveva quasi due anni fa (giugno 2017), presentato al mercato il piano industriale 2017/2020 che per la società di Gallarate rappresentava proprio il punto di partenza del nuovo corso del gruppo che punta anche ad arrivare a Wall Street (approfondisci qui).
La prospettiva della doppia quotazione sta spingendo al rialzo Safe Bag a Piazza Affari: il titolo avanza di oltre il 7% a 4,63 euro (massimo intraday a 4,67 euro), livelli che non vedeva dallo scorso novembre. Positivo il saldo da inizio anno con un +16,3 per cento.
Chi è Safe Bag
Safe Bag ha sede a Gallarate (vicino all’aeroporto internazionale di Malpensa) e ha al suo attivo circa 5 milioni di clienti all’anno, ed è presente negli aeroporti di Italia, Francia, Portogallo, Svizzera, Stati Uniti, Canada, Brasile, Polonia, Russia, Lituania, Lettonia, Estonia, Kyrgyzstan, Thailandia e Filippine con circa 150 punti vendita. Il gruppo ha chiuso il 2018 con un fatturato di circa 43 milioni di euro.