S&P, nozze Deutsche-Commerzbank: notevoli guadagni ma anche notevoli rischi
Dopo settimane di rumor e indiscrezioni, Deutsche Bank e Commerzbank hanno formalmente avviato le trattative per la fusione che porterebbe alla creazione di un colosso da 2 mila miliardi di asset. Le due banche hanno rilasciato dichiarazioni brevi a seguito di riunioni separate dei loro consigli di amministrazione, indicando un aumento dell’iter verso una fusione, sebbene entrambe abbiano anche avvertito che un accordo risulta “tutt’altro che certo”. “Alla luce di opportunità crescenti – sottolinea la nota di Deutsche Bank – il cda ha deciso di rivedere le opzioni strategiche” e punta a “migliorare il profilo di crescita e l’operatività della banca”, avviando così le trattative con Commerzbank.
L’analisi di S&P
Una potenziale fusione tra Commerzbank e Deutsche Bank potrebbe, nel tempo, offrire notevoli guadagni in efficienza, ma comporta anche incertezze e rischi significativi. Lo indicano gli analisti di S&P secondo cui l’eventuale fusione ha implicazioni strutturali e di rating per entrambe le banche. Oggi i due istituti si trovano ad affrontare sfide cicliche nel tentativo di migliorare i loro guadagni e le loro prospettive di crescita, mentre le economie europee rallentano.
In più Deutsche Bank sta lottando per attuare la svolta della sua grande e sottoperformante divisione corporate e investment banking (CIB). In teoria, una fusione ben eseguita tra Commerzbank e Deutsche Bank potrebbe offrire notevoli guadagni in termini di di efficienza e sinergie di finanziamento in particolare sul mercato interno dicono gli analisti. Allo stesso tempo, un’operazione di fusione comporterebbe probabilmente incertezze significative e rischi. In primo luogo, sarebbe necessaria un’approvazione delle autorità e dell’antitrust, che potrebbe rifiutare o accordare alla fusione ma ponendo condizioni poco attraenti. In secondo luogo, una fusione Commerzbank e Deutsche Bank porterebbe a significative ristrutturazioni interne. Entrambe le banche difatti sono attualmente a metà strada nell’attuazione di piani aziendali e nel migliore dei casi una fusione di queste dimensioni sarebbe un’impresa enorme sottolineano da S&P. Le parti potrebbero ritardare l’integrazione operativa fino a quando Deutsche Bank, in particolare, non avrà completato la sua ristrutturazione in corso a seguito dell’integrazione di Postbank.
Come istituzione più grande, la Deutsche Bank può acquisire Commerzbank e può raccogliere capitali a sostegno dell’operazione, direttamente da azionisti o potenzialmente attraverso la vendita di alcune delle società del gruppo. S&P inoltre sottolinea che una partecipazione minoritaria del governo tedesco nella nuova società di nuova costituzione potrebbe aumentare la fiducia degli investitori. Tuttavia – concludono – per diversi anni abbiamo visto la prospettiva di un sostegno del governo al sistema bancario in Germania come incerto.