Risparmio gestito: patrimonio segna un nuovo record a 2.284 mld. PIR restano al palo
Raccolta netta pari a 9 miliardi e mezzo di euro e asset complessivi in gestione per 2,284 miliardi di euro. Questi i numeri che registra l’industria italiana del risparmio gestito per il trimestre luglio-agosto-settembre 2019 secondo la consueta Mappa trimestrale di Assogestioni.
Nel dettaglio le gestioni collettive totalizzano sottoscrizioni per 4,5 mld di euro, mentre i flussi delle gestioni di portafoglio ammontano a 5 miliardi. Gli asset gestiti dall’industria registrano un nuovo massimo storico sfiorando i 2.284 miliardi di euro. Le masse investite nelle gestioni collettive totalizzano quasi 1.107 miliardi (48,5% degli AUM), mentre quelle impiegate nelle gestioni di portafoglio raggiungono i 1.177 miliardi (51,5% degli AUM). Le vendite nette dei fondi aperti sono pari a 4 miliardi di euro. Gli obbligazioni si confermano le macrocategorie favorite dai sottoscrittori nel trimestre (+4,3mld), seguite dai Bilanciati (+1,8mld), Monetari (+1,7mld) ed Azionari (+127mln). Le gestioni di portafoglio chiudono il periodo di riferimento con un saldo positivo per 5 miliardi. La scomposizione del dato mostra i risultati positivi dei mandati assicurativi con afflussi per 4 miliardi. A fine settembre le gestioni collettive rappresentano il 48,5% del patrimonio gestito complessivo con 1.106 miliardi, mentre le gestioni di portafoglio individuali contano un patrimonio di 1.176 miliardi (pari al 51,5% del totale delle masse in gestione).
PIR ancora al palo: raccolta resta negativa
Segno meno per i PIR. In attesa delle modifiche alla normativa, i fondi aperti Pir compliant chiudono infatti un altro trimestre di raccolta netta negativa con un saldo netto delle movimentazioni pari a -353,7 milioni di euro, dopo i -361 milioni del secondo trimestre. Nel complesso da inizio anno, i deflussi prevalgono con -717 milioni e il patrimonio promosso dai 69 fondi Pir monitorati dall’Ufficio Studi di Assogestioni ammonta a 18,5 miliardi.