Risiko banche: Banco BPM e UBI potrebbe essere la prima mossa
Sprint in borsa per Banco Bpm e Ubi Banca. A trainare le azioni dei due istituti di credito italiani un report di Morgna Stanley di venerdì scorso e oggi le parole di Giuseppe Castagna. L’AD di Banco Bpm a margine di un convegno ha sostenuto che la fusione tra i due istituti avrebbe senso. “Abbiamo sempre detto che guardiamo ad un tessuto imprenditoriale che è particolarmente forte nel Nord Italia. Quindi è ovvio che è un’operazione che ha sicuramente senso”.
Nozze Banco BPM-Ubi? Morgan Stanley approva
Non si tratta della prima esternazione in tal senso da parte di Castagna e anche il suo omologo in Ubi, Victor Massiah, in diverse occasioni non ha fatto mistero di una possibile fusione. “Noi siamo aperti a studiare qualsiasi tipo di ipotesi che risponde alla creazione di valore” aveva sostenuto mesi fa Massiah ma nei fatti finora non è seguito nulla. Che adesso sia la volta buona? Per il momento la probabile fusione ha ottenuto l’ok degli analisti di Morgan Stanley che in un report di venerdì scorso hanno sostenuto che una combinazione fra i due istituti lombardi più importanti può condurre a migliori sinergie sul fronte del risparmio dei costi e alla nascita del secondo gruppo italiano sotto il profilo dei prestiti. Sovrapponendo le attività fra le due banche, dicono gli analisti, ci sarebbe spazio per un taglio del 30% delle spese anche se, continuano, occorre nuova liquidità per rendere più robusto il gruppo Ubi-Banco Bpm , ovvero un aumento di capitale di 1,5-2 miliardi di euro. Del resto, aggiungono gli analisti, solo una riduzione significativa delle uscite può rendere interessanti questi due istituti di credito. Per il momento Morgan Stanley mostra cautela, confermando il giudizio underweight su Ubi, mentre su Banco Bpm è equalweight. A Piazza Affari i titoli dei due istituti guadagnano terreno. Al momento Banco BPM segna +1,44% mentre Ubi tocca +0,39%.