Rinvio piano azzoppa Pirelli, analisti tagliano stime
Doccia fredda per Pirelli in Borsa all’indomani dei conti trimestrali che hanno riservato anche il taglio della guidance e il rinvio del nuovo piano. Il titolo Pirelli cede oltre il 6% a in area 5,42 euro dopo la prima ora di contrattazioni.
L’analisi tecnica del titolo
“Graficamente il titolo non ha superato il test del ritracciamento di Fibonacci del 38,2% a 5,78 euro e della trend line ribassista di lungo periodo costruita sui massimi di agosto 2018 e confermata appunto a ottobre di quest’anno – rimarca l’Ufficio studi di FinanzaOnline – . Importante dunque la chiusura di oggi. In particolar modo la rottura della trend rialzista di breve termine (minimi di agosto e ottobre di questo anno) e della trend rialzista su RSI avviata sul minimo di maggio 2019 darebbe un segnale di debolezza importante con ritorni a 5 euro e 4,43 euro. Al rialzo invece il titolo dovrà infrangere il ritracciamento di Fibonacci su citato e la trend ribassista. In questo modo i corsi avranno spazio per accelerare verso 6,2 e 6,6 euro”.
I conti al 30 settembre
La società ha diffuso i conti dei primi 9 mesi con ricavi per 4,04 miliardi di euro, in aumento del 2,8% rispetto ai 3,93 miliardi dei primi tre trimestri dello scorso anno, grazie al rafforzamento registrato sul segmento High Value, che oggi rappresenta il 67,4% dei ricavi complessivi. L’Ebit Adjusted è di 685 milioni di euro (dai 700,1 milioni di euro al 30 settembre 2018), con un margine Ebit Adjusted pari al 17% (17,8% al 30 settembre 2018). L’utile netto dei 9 mesi è di 385,7 milioni di euro, rispetto ai 378,1 milioni contabilizzati negli stessi mesi dello scorso anno (+2%)
Tagliata la guidance di ebit adj 2019 (adj EBIT margin da 18/18,5%). I ricavi invece sono visti pari ad almeno 5,3 miliardi di euro, in aumento del 2,5% rispetto al 2018 (tra l’1,5% e il 2,5% la precedente indicazione), sostenuti dal rafforzamento sull’High Value (confermato il 67% il peso sui ricavi). Le attese sui volumi complessivi sono per una flessione del 2% (tra il -2,5% e il -2%).
Rinvio piano al 1° trim 2020 preoccupa gli analisti
Il mercato guarda soprattutto al nuovo rinvio del Piano industriale 2020-22, che era atteso l’11 dicembre 2019 e che invece arriverà nel primo trimestre 2020 “a causa di mercati di riferimento sempre più sfidanti e la necessità di approntare nuove azioni per ridurre il break-even point già a partire dal 2020.
Pronta la reazione degli analisti con Equita SIM che taglia le stime 2019 (adj. EBIT -3% a 924 mln e utile netto a -6% a 465 mln) e nel biennio successivo (in media -6% e -8%). Il nuovo prezzo obiettivo è stato fissato dalla sim milanese a 6,6 euro, con giudizio sceso a hold.