Regno Unito: PMI costruzioni sotto la soglia dei 50 punti. Operatori temono effetto domino
Il segno meno del comparto delle costruzioni britannico fa scattare il campanello d’allarme per l’economia della “Perfida Albione”. Quello in arrivo dalle costruzioni britannico rappresenta solo l’ultimo segnale che l’incertezza che finora ha caratterizzato, e che probabilmente continuerà a caratterizzare, l’uscita di Londra dall’UE è destinata a riversarsi sul sistema economico.
Per restare alle ultime sedute, la crescita dell’economia è stata rivista al ribasso, il disavanzo della bilancia commerciale e i debiti dei consumatori sono saliti e il PMI manifatturiero ha segnato una contrazione maggiore delle stime. “I dati arrivano in un momento terribile visto che l’ultimo round di indicazioni macroeconomiche è stato particolarmente negativo e che nel partito conservatore potrebbe essere in preparazione una crisi politica”, ha commentato Manuel Ortiz-Olave di Monex Europe.
“Si tratta di un lettura decisamente peggiore delle stime e rileva che l’incertezza economica continua ad avere un serio impatto sull’industria delle costruzioni. Quello delle costruzioni rappresenta un settore economico chiave e le tensioni potrebbero propagarsi”, rilevano gli analisti di KPMG. “Siamo di fronte a un chiaro declino delle costruzioni commerciali che probabilmente è destinato a continuare”. “Questo perché i nuovi ordini sono in calo e vanno ad incidere su tutta la catena. Anche l’output infrastrutturale sembrerebbe in calo e gli appaltatori saranno preoccupati dalla mancanza di nuovi progetti”.
A settembre l’indice dei direttori degli acquisti (PMI, Purchasing Managers’ Indexes) del settore delle costruzioni britannico si è attestato a 48,1 punti, in calo rispetto ai 51,1 punti della passata rilevazione e del consensus Bloomberg. La contrazione è tanto più significativa alla luce del fatto che si tratta della prima discesa sotto la soglia dei 50 punti, quella che separa espansione e recessione dell’attività economica, da oltre un anno.
Secondo i rispondenti al sondaggio, il calo delle commesse è legato “alla debolezza della fiducia e a un ridotto appetito per il rischio” tra i clienti che, in particolare, si manifesta del comparto delle costruzioni commerciali. L’incertezza legata alla Brexit, rileva Markit (la società che si occupa di elaborare il dato), sembrerebbe essere uno dei maggiori fattori.
Se l’indice della City, il FTSE100, si conferma in lieve territorio positivo, +0,14%, il cable, il cambio sterlina-dollaro, segna un rosso dello 0,12% (1,3236$) portando il saldo delle ultime cinque sedute al -1,6%.
David Montague, Chief executive dell’associazione residenziale L&Q, chiede misure di sostegno per il settore. “Abbiamo bisogno della rassicurazione che un’adeguata politica migratoria garantirà l’ingresso di lavoratori qualificati e che ci saranno appropriati investimenti in formazione. Senza queste misure, i dati cui abbiamo assistito oggi sono destinati inevitabilmente a peggiorare”.