Reddito fisso più attrattivo dell’azionario ma investire con prudenza
Il 2022 ha rappresentato un anno di svolta per il mercato obbligazionario, in quanto “il reddito è tornato parte integrante del reddito fisso” e questo perché, sostiene Matthew Rees, Head of Global Bond Strategies di LGIM, “riteniamo di trovarci a un punto in cui i rendimenti delle obbligazioni abbiano raggiunto livelli tali da garantire introiti attrattivi rispetto alla loro duration”.
Le prospettive del comparto del reddito fisso per il 2023
“Sappiamo perfettamente che l’inflazione negli Stati Uniti ha visto una rapida impennata, ma sappiamo anche che sempre più esperti del settore sono convinti che stiamo per attraversare un periodo di recessione” dice l’esperto, secondo cui di conseguenza le banche “dovranno comunque ridurre i tassi d’interesse per fare in modo che l’impatto di questa non sia particolarmente esteso e profondo”.
“Sebbene i primi segnali della recessione saranno osservabili già nel primo trimestre di quest’anno, non saranno comunque sufficienti per delineare uno scenario chiaro”, continua Rees, spiegando che, “alla luce della situazione complessa che ci troviamo ad affrontare, la strategia di LGIM prevede di investire principalmente in quei segmenti del mercato fixed income considerati ‘sicuri’ e di non puntare su quei nomi che presentano un maggiore rischio di default o di downgrade per andare in cerca di un rendimento più elevato”.
“La recessione che ci apprestiamo ad affrontare nel 2023 probabilmente ostacolerà queste buone performance e causerà un piccolo deterioramento netto della qualità del credito, ma molto lontano dai livelli osservati nella fase peggiore della pandemia. Inoltre, data l’inversione a cui abbiamo assistito nel 2022, noi di LGIM riteniamo che interessanti opportunità si presentino anche nella porzione di breve termine delle curve del credito investment grade. Supponendo che gli emittenti selezionati non vadano in bancarotta, riteniamo che questa sezione del mercato offra buoni rendimenti aggiustati per il rischio ” aggiunge l’analista.
Perché il fixed income è una soluzione ottimale per alcuni investitori
“In conclusione – sostiene l’analista – il fatto che i rendimenti si siano attestati su livelli che non raggiungevano da più di un decennio ha reso il comparto del reddito fisso nuovamente appetibile, al punto tale che, a nostro avviso, ad oggi è una soluzione migliore dell’azionario per quegli investitori in cerca di soluzioni in grado di far loro percepire un guadagno dai propri asset. Questo perché i dividendi potrebbero subire ulteriori pressioni al ribasso in uno scenario ribassista. Inoltre, il fixed income potrebbe rappresentare una soluzione ottimale anche per coloro che hanno deciso di aumentare la liquidità dei loro portafogli, visti i livelli di volatilità di fine 2022. In particolare, questi investitori potrebbero guardare a soluzioni a breve scadenza, oppure a strategie obbligazionarie riconducibili all’absolute return, così da non dover rinunciare totalmente al rendimento”.