Recordati si accende in Borsa: rumors su tema M&A sotto i riflettori
Marcia rialzista per Recordati a Piazza Affari, con il titolo guadagna circa il 3% a 30,45 euro (maglia rosa sul Ftse Mib) , con il riaccendersi del tema M&A. A risollevare la questione “Il Sole 24 Ore“, secondo il quale il gruppo farmaceutico milanese sarebbe in trattative con un pool di banche (di cui farebbe parte anche Intesa Sanpaolo) per ottenere nuovo finanziamento. In particolare, l’azienda milanese , avrebbe chiesto linee di finanziamento pari a circa 500 milioni di euro a un pool di banche.
Quali sono le società nel mirino di Recordati, nel cui azionariato farà presto ingresso il fondo internazionale Cvc Capital? Il quotidiano finanziario scrive: “Diversi sarebbero i possibili target a cui starebbe guardando Recordati, non soltanto tricolori. Del resto il settore farmaceutico sta conoscendo in Italia e all’estero una fase di forte consolidamento“.
Per Banca Imi, che conferma la raccomandazione “hold” su Recordati, “l’attività di M&A dovrebbe rimanere un importante driver di crescita per l’azienda anche dopo il closing del processo di acquisizione da parte di Cvc”. Anche gli analisti di Mediobanca Securities hanno reiterato la raccomandazione “neutral” su Recordati e target price di 31,7 euro, sottolineando il fatto che che “le risorse potrebbero essere principalmente destinate a finanziare la crescita esterna”.
Un momento positivo per Recordati che lo scorso luglio, presentando i positivi risultati dei primi sei mesi dell’anno, ha confermato “le previsioni di realizzare ricavi compresi tra 1.350 milioni di euro e 1.370 milioni, un Ebitda compreso tra 490 e 500 milioni, un utile operativo compreso tra 430 e 440 milioni e un utile netto compreso tra 310 e 315 milioni”. A fine giugno Recordati ha ufficializzato la cessione della quota di maggioranza della famiglia al fondo Cvc. Quest’ultimo rileverà il 51,8% delle azioni del gruppo farmaceutico per una cifra pari a circa 3 miliardi di euro. Il closing dell’operazione è atteso entro la fine del 2018 e Cvc dovrà lanciare un’Opa sul gruppo farmaceutico. Con il fondo che ha già dichiarato che non intende delistare Recordati. Un’operazione, con il cambio di controllo, che gli esperti di Goldman Sachs avevano bollato già la scorsa estate come “un potenziale catalyst per un’accelerazione della strategia di M&A”.
Sempre “Il Sole 24 Ore” riporta che il veicolo Rossini (tramite il quale Cvc prenderà il controllo del gruppo) starebbe per lanciare un’emissione obbligazionaria con un valore compreso tra 1-1,5 miliardi di euro (debito senior, con scandeza oltre i cinque anni). Risorse che saranno destinate all’acquisizione del gruppo da parte del fondo.
IL PUNTO TECNICO a cura di Michele Fanigliulo (ufficio studi Borse)
Dopo l’operazione di acquisizione di Cvc su Recordati, il titolo di fatto ha mantenuto una fase laterale, oscillando tra il minimo in area 28 euro e il massimo a 32,84 euro. I prezzi non sono infatti ancora riusciti a chiudere il gap down lasciato aperto il 2 luglio 2018, in occasione della su citata operazione.
I corsi proprio oggi hanno dato un segnale positivo con il break (intraday) della resistenza statica importante a 30 euro, che andrà confermata però in chiusura. La forte volatilità della seduta comunque promette bene, anche se notiamo che i prezzi si sono arrestati proprio sulla trend line ribassista di breve, costruita sui massimi del 20 giugno e 8 agosto. Una chiusura al di sopra di tale livello dinamico aprirebbe verso la resistenza dei 31 euro.
In un’ottica di medio e lungo periodo però il livello più importante da monitorare è quello a 32,7 euro. Qui passa anche la trend line ribassista di lungo corso (tracciata sui massimi del 6 novembre e 20 giugno). Sopra tale livello, target a 35 euro e superiori.