Tim: proseguono i realizzi su slittamento offerta Cdp. La mossa di Vivendi e il parere degli analisti
Altra partenza negativa per le azioni Telecom Italia, in flessione del 2,7% a 0,297 euro a fronte del -1,1% del Ftse Mib. Il titolo, che già ieri ha perso il 2,7%, continua a scontare il mancato arrivo dell’offerta di Cdp e l’incertezza sul futuro della rete, dopo aver guadagnato il 6,3% la scorsa settimana in scia alle indiscrezioni sulla proposta della Cassa.
Serve più tempo per l’offerta di Cdp per la rete di Tim
Saranno necessari ancora giorni, o forse settimane, prima di conoscere la proposta di Cdp per la rete di Tim. L’offerta era attesa per lo scorso weekend, ma la complessità dell’operazione richiede analisi più approfondite e tempistiche più dilatate.
Questo giovedì è in programma un Cda di Cassa Depositi e Prestiti, mentre venerdì si riuniranno i consiglieri di Tim per esaminare l’offerta di KKR. Come segnala Equita Sim, “non sembra probabile che Cdp possa presentare un’offerta alternativa al board di TIM per il giorno successivo. Il CdA di TIM si troverebbe quindi a dover valutare come rispondere a KKR non avendo offerte alternative sul tavolo.”
È dunque probabile che il colosso delle telecomunicazioni chieda al fondo americano di estendere la validità della propria offerta oltre il termine stabilito del 28 febbraio, entro cui non dovrebbe arrivare la proposta di Cdp. Quest’ultima proposta dovrebbe superare quella di KKR sia in termini di valore assoluto (oltre 18 miliardi) sia nella composizione, con una quota maggiore in contanti.
La mossa di Vivendi
Come riporta Equita, “emergono spunti nuovi sulla posizione di Vivendi, che in queste settimane è rimasta silente.” Ricordiamo che i transalpini sono i primi azionisti di Tim, con una quota del 23,75% del capitale sociale.
“Secondo il Corriere, Vivendi avrebbe riattivato i contatti con il governo e mirerebbe a riavviare un negoziato tra le parti, sotto la supervisione direttamente della Presidenza del Consiglio, per trovare una soluzione di comune soddisfazione, evitando uno scontro in assemblea”, affermano gli analisti della Sim milanese.
“La situazione rimane fluida. La mossa di Vivendi ci sembra interessante in quanto apre a una soluzione concordata che eviti il rischio di un’opposizione al piano da parte del primo azionista del gruppo, anche se è da capire lo spazio negoziale, visto che i valori espressi dalle parti ad oggi sembrano essere ancora molto lontani.”