Rating Italia, oggi è il giorno di S&P. Spread Btp-Bund cala in attesa del giudizio
Si apre oggi, con il verdetto di Standard & Poor’s, un nuovo round di esami per il rating italiano. In attesa della valutazione, in programma stasera alle 22:00, lo spread Btp-Bund viaggia in lieve diminuzione rispetto ai livelli della vigilia, al di sotto dei 200 punti base.
S&P verso la conferma del rating BBB
Standard & Poor’s è la prima agenzia, da qui a inizio dicembre, a rilasciare il proprio parere sul merito creditizio dell’Italia. Il giudizio è atteso per stasera, a mercati ampiamente chiusi, per cui eventuali ripercussioni saranno osservabili soprattutto lunedì.
In ogni caso, il verdetto di S&P non spaventa più di tanto. L’agenzia al momento ha una valutazione pari a BBB con outlook stabile – ribadita lo scorso aprile – e le attese sono per un’ulteriore conferma. Al massimo, potrebbe esserci una revisione al ribasso dell’outlook, ma un declassamento del rating sembra escluso.
Oggi, peraltro, S&P aggiornerà anche i rating di altri Paesi, oltre l’Italia: si tratta di Grecia, Regno Unito e Paesi Bassi.
Moody’s, invece, diffonde le proprie valutazioni su Regno Unito, Francia e Irlanda, sempre dopo la chiusura dei mercati.
Gli altri appuntamenti con il rating
Per quanto riguarda DBRS e Fitch, che si esprimeranno rispettivamente il 27 ottobre e il 10 novembre, il discorso è simile a S&P.
La prima ha attualmente un rating BBB high, con outlook stabile, mentre l’agenzia americana a maggio ha mantenuto invariato lo score BBB con outlook stabile.
Il vero crocevia sarà il 17 novembre, giorno in cui toccherà a Moody’s. Quest’ultima ha una valutazione pari a Baa3 con outlook negativo e ha già minacciato un declassamento, sospendendo l’aggiornamento a maggio. Un’eventuale revisione al ribasso significherebbe per l’Italia scivolare in area “non investment grade”.
Il 1° dicembre verrà annunciato anche il parere di Scope, che a luglio ha confermato la raccomandazione BBB+ con outlook stabile.
L’andamento dello spread Btp-Bund
Un solo downgrade non dovrebbe rappresentare una tragedia per l’Italia ma potrebbe comunque avere potenziali ripercussioni sui mercati finanziari.
Al momento, il differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato italiani e tedeschi, sulla scadenza decennale, è in lieve flessione rispetto a ieri, in area 199 punti base. Il tasso del Btp a 10 anni si attesta al 4,92%, in calo di 2 punti base, ma eventuali notizie negative dalle agenzie potrebbero spingerlo nuovamente verso il 5% e ampliare lo spread ancora al di sopra dei 200 punti base.
Spread e conti pubblici sotto osservazione
In ottica prospettica, i giudizi delle agenzie saranno dunque molto importanti per la credibilità del Paese agli occhi degli investitori. Un peggioramento del rating rischia di provocare una discesa dei prezzi dei Btp e un contestuale aumento dei tassi di interesse richiesti per investire nel debito italiano.
Questo potrebbe portare a ricadute negative sui conti pubblici, già sotto osservazione delle autorità europee per via dell’elevato indebitamento e delle proiezioni del governo in merito al debito e al rapporto deficit/Pil per i prossimi anni. Il tutto, in un contesto di rallentamento della crescita economica, in Italia e nella zona euro.
Inoltre, un declassamento eventuale del merito creditizio dell’Italia potrebbe compromettere l’ammissibilità dei titoli di Stato agli acquisti da parte della Bce, con particolare riferimento all’eventuale utilizzo del Transmission Protection Instrument. Il TPI è stato varato a luglio 2022 per proteggere gli spread, a patto che i Paesi rispettino determinate condizioni finanziarie stabilite a livello comunitario.