Notizie Notizie Mondo Rally del dollaro, Pronti per la transizione dei portafogli. Ma attenzione al timing

Rally del dollaro, Pronti per la transizione dei portafogli. Ma attenzione al timing

29 Maggio 2018 14:05

 

 

 

A dominare la scena sul fronte dei cambi negli ultimi due anni è stato il deprezzamento del dollaro statunitense. Ma che cosa potrebbe accadere sui mercati azionari se il biglietto verde cambiasse direzione?

Il tema è stato analizzato da Christopher Gannatti, Head of Research di WisdomTree Europe. Che comincia dal presente. “Considerando i fatti – dice lo strategist – la debolezza del dollaro ha avuto alcune conseguenze, tra cui un apprezzabile supporto agli utili delle multinazionali large cap Usa, soprattutto per le aziende che esportano la maggior parte della produzione; un considerevole rally delle commodity; una forte performance dei Mercati Emergenti, per i quali l’apprezzamento delle valute rispetto al dollaro, in concomitanza all’andamento positivo dei mercati azionari, ha creato un ottimo contesto di rendimento per gli investitori in dollari Usa”.
Quanto al futuro, va detto che difficilmente le monete si muovono in un’unica direzione per un lungo periodo di tempo, soprattutto nel contesto attuale.

“Riteniamo quindi che sia importante prestare particolare attenzione ad eventuali segnali che potrebbero indicare un cambiamento della tendenza, poiché la strategia ideale in un contesto di debolezza del dollaro non è la stessa che risulterebbe valida in un contesto di forza del biglietto verde”, commenta Gannatti.

 

Cambio di rotta

 

Ma quale strategia approntare in caso di recupero del dollaro? Come spiega Gannatti, se dovessimo entrare in una fase di apprezzamento del biglietto verde i titoli azionari delle large cap Usa – soprattutto per ciò che concerne le multinazionali – assisterebbero a un calo degli utili. “Al contrario, le aziende del settore export non statunitensi che vendono sul mercato Usa – che rimane il più grande mercato dei consumi del mondo – diventano molto interessanti nei periodi in cui il dollaro è alto”, spiega lo strategist.
Quanto alle discussioni sul fatto che un rialzo dei tassi d’interesse negli Stati Uniti potrebbe ostacolare gli elevati multipli di valutazione a cui gli investitori nel segmento azionario statunitense si sono ormai abituati, lo strategist ritiene che i multipli non sono ai picchi storici a livello mondiale e che, “Se il dollaro invertisse il trend ciò potrebbe rendere i mercati esteri ancora più interessanti, a patto di coprire i portafogli contro il rischio di cambio”.

 

Eurozona, Germania e Giappone

 

Quanto alle aziende orientate all’export di Eurozona, Germania e Giappone è noto che assistono a un incremento degli utili, anche se in misura diversa, quando la loro moneta si indebolisce rispetto al dollaro Usa, proprio come le large cap Usa hanno beneficiato della debolezza del dollaro di recente.
Attenzione infine al timing, fondamentale quando si tratta di tassi di cambio. WisdomTree ritiene con convinzione che la copertura aiuti a neutralizzare i movimenti valutari e che dovrebbe essere impiegata strategicamente nelle allocazioni di portafoglio.

La recente solidità del dollaro – e la nostra previsione che ciò continui nei prossimi dodici mesi – dovrebbe offrire più tempo e la giusta motivazione per operare quanto prima la transizione dei portafogli”, è la conclusione di Gannatti.