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Prysmian su di giri in Borsa, collegamento Western Link torna operativo

4 Giugno 2019 15:58

Prysmian conquista la vetta del Ftse Mib. Ancora una volta a condizionare l’umore del big italiano dei cavi è un aggiornamento sul fronte del progetto Western Link, il cavo sottomarino che collega Scozia e Galles. In una breve nota apparsa sul sito, la stessa Western Link ha comunicato che “il collegamento è tornato in servizio lunedì 3 giugno ed è disponibile per essere operativo, con una potenza di trasmissione fino a 2.250 MW dalla Scozia all’Inghilterra e al Galles”. 

La notizia, che arriva alla vigilia dell’assemblea degli azionisti in calendario domani, era attesa: mercoledì scorso Western Link aveva annunciato che la riparazione della sezione di cavo nel mare d’Irlanda è quasi completata. E una volta effettuati i test sul cavo, il collegamento sarebbe tornato in servizio proprio nei primi giorni di giugno.

Al mercato però l’annuncio piace. La notizia sta spingendo al rialzo il titolo Prysmian che si muove sui massimi di giornata, mostrando una crescita di oltre il 6% a 16,27 euro (massimi intraday a 16,27 euro). Un pesante macigno per Prysmian potrebbe essere così rimosso, permettendo al titolo di recuperare terreno anche a Piazza Affari (il bilancio dei primi sei mesi in Borsa è negativo, con un -4,6% circa).
La view degli analisti resta positiva. In particolare, il consensus degli analisti su Bloomberg vede 10 analisti con rating Buy, 5 con Hold e solo 1 Sell. Al momento il target price medio indicato dal consenso Bloomberg è di 20,06 euro, ossia il 24,5% sopra la valutazione attuale del titolo Prysmian.

Meno di un mese fa, presentando i conti dei primi tre mesi dell’anno Prysmian si era soffermata proprio sulle prospettive business dei sistemi e cavi sottomarini. E su questo fronte la società aveva fatto sapere che intende “riaffermare la propria leadership, alla luce di un mercato atteso in lieve ripresa rispetto ai livelli del 2018” e ha poi puntualizzato che “i risultati di tale business saranno positivamente influenzati dal recupero dell’effetto negativo degli accantonamenti Western Link (165 milioni di euro)”.