Prysmian: fine era ceo Battista, arriva Battaini
In Prysmian sta per finire l’era di Valerio Battista. Solo qualche giorno fa il consiglio di amministrazione della società ha, infatti, ufficializzato la decisione di designare Massimo Battaini, da gennaio 2021 è il chief operating officer del gruppo, come nuovo candidato ceo.
Il big italiano attivo nel settore cavi per l’energia e le telecomunicazioni precisa in un comunicato ufficiale che la decisione è stata presa: “coerentemente con il piano di successione di gruppo, essendo stato informato dall’attuale ceo della società, Valerio Battista, della sua indisponibilità a continuare a ricoprire la carica di ceo per il prossimo triennio (2024-2027)”.
Battaini sarà presentato come candidato ceo nella lista che il board uscente presenterà per il prossimo rinnovo in occasione dell’assemblea del 2024, quando Battista lascerà la carica.
Finisce l’era Battista in Prysmian
Dopo quasi un ventennio alla guida di Prysmian, Valerio Battista lascerà la sua carica al termine del suo mandato. L’avvicendamento designato con Battaini avverrà, quindi, l’anno prossimo.
“Ho avuto l’onore di guidare questa società per quasi due decenni e ho avuto il privilegio di essere supportato da un management team competente e consolidato e da molti colleghi di talento, senza i quali non sarei riuscito a far diventare Prysmian leader mondiale nell’industria dei cavi. Sono molto orgoglioso di ciò che abbiamo raggiunto assieme. Massimo è stato parte del team fin dall’inizio del nostro percorso e ha svolto un ruolo chiave nei momenti più importanti per il Gruppo“, dichiara Battista che promette di sostenere Battaini, che definisce “un leader brillante e dinamico, che guarda alla creazione di valore e che guiderà la crescita di Prysmian con dedizione ed energia”.
Chi è Massimo Battaini?
La scelta per il cambio al vertice cade su un interno: Battaini vanta un’ampia esperienza nel mondo di Prysmian. Il manager, che ha una laurea in Ingegneria Meccanica conseguita presso il Politecnico di Milano e un master Mba alla SDA Bocconi, ha iniziato il suo percorso professionale nel Gruppo Pirelli nel 1987 ricoprendo, per un periodo di oltre 13 anni, diverse posizioni nelle aree ricerca e sviluppo (R&D) e Operations. Dopo aver guidato la divisione di business development tra il 2000 e il 2002 come responsabile dei business Tyres, Cavi Energia e Cavi Telecom, è stato nominato operation director delle divisioni energia e telecom di Pirelli Cavi e Sistemi.
Dopo la nascita del Gruppo Prysmian tramite l’acquisizione delle attività di cavi e sistemi energia e telecom di Pirelli nel 2005, Battaini è stato nominato ceo di Prysmian UK, poi responsabile del Business Energy Project fino al 2018, e successivamente la carica di ceo per il Nord America. Dal gennaio 2021, Battaini è il coo del Gruppo Prysmian con responsabilità anche della performance nelle unità di business regionali.
Equita e Akros, il commento per il cambio al vertice
“Il ruolo di Battista nella trasformazione di Prysmian è stato fondamentale; tuttavia, riteniamo che l`azienda sia adeguatamente preparata per proseguire il percorso di crescita”, commentano gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione ‘hold’ e il target price di 40,5 euro sulla società. Banca Akros mantiene invece la raccomandazione di acquisto su Prysmian, con prezzo obiettivo di 44,5 euro. “La notizia non rappresenta una sorpresa dopo che Battaini era stato nominato chief operating officer del gruppo nel gennaio 2021”, rimarcano gli esperti di Akros.
CMD fissato il 5 ottobre
Intanto Prysmian guarda al “Capital Market Day” in agenda il prossimo 5 ottobre durante il quale verrà presentata una panoramica della strategia del gruppo. I dettagli dell’evento saranno forniti nelle prossime settimane.
Il punto tecnico
A Piazza Affari situazione grafica in via d’indebolimento per Prysmian che, dopo i cali delle ultime settimane, ha portato il bilancio da inizio anno ad un timido guadagno dell’1%. In particolare, il titolo dopo aver raggiunto un nuovo massimo storico a inizio marzo poco sopra l’area di resistenza psicologica a 40 euro, ha ritracciato e da lì ha perso già oltre il 12%. Adesso, il titolo Prysmian viaggia in calo di oltre un punto percentuale.
A livello tecnico il titolo ha rotto al ribasso la trendline rialzista (linea tratteggiata azzurra) costruita a partire dal luglio scorso e confermata anche a marzo di quest’anno. Ecco che proprio la mancata tenuta di questo supporto dinamico, unito al breakout della media mobile a 50 periodi (linea gialla) ha peggiorato il sentiment sul titolo.
Ora il titolo sembrerebbe aver trovato supporto nei pressi della media mobile fondamentale a 200 periodi (linea arancione) e se così sarà, dopo un’adeguata fase di consolidamento saranno da superare con volumi in aumento le principali aree di resistenza a quota: 35,8 euro e poi 37 euro.
Al contrario, l’area di supporto principale al momento rimane l’area dei 34-35 euro e in caso di cedimento di quest’ultimi supporti è plausibile un ritorno dei prezzi verso i 33 euro ad azione. Dal punto di vista dell’analisi algoritmica la fase di debolezza attuale è evidenziata anche dall’indicatore di direzione Parabolic Sar che al momento si trova ancora in posizione short (pallini azzurri al di sopra dei prezzi), mentre non emerge nessun segnale rilevante dal più reattivo oscillatore di momentum Rsi che si trova ancora in fase neutra a 54.
Guardando il consensus su Bloomberg vediamo come la maggior parte degli analisti (11) che seguono il titolo dicono “Buy”, in 4 dicono di mantenere il titolo in portafoglio, mentre in 3 hanno una visione ribassista (“short”) sul titolo. Il preso obiettivo medio a 12 mesi è a 43 euro, il che implicherebbe un rendimento potenziale del 21% dai prezzi attuali a Milano.