Prysmian: con General Cable nasce il big dei cavi per tlc . Analisti positivi
Prysmian ha annunciato la nuova organizzazione e l’avvio dell’integrazione con la neo acquisita General Cable. Nasce così un colosso, leader mondiale nella produzione di cavi per l’energia e le telecomunicazioni. L’headquarter sarà a Milano. Il gruppo potrà contare su una presenza internazionale in oltre 50 Paesi con 112 stabilimenti, 25 centri di ricerca e sviluppo prodotti e circa 30.000 dipendenti.
Il tutto per un fatturato complessivo di 11 miliardi (pro-forma al 31/12/2017) e un Ebitda di 900 milioni. “Abbiamo stimato 150 mln di sinergie in tre anni. Il target sarà quello di arrivare sopra il miliardo di euro di ebitda nell’arco di 2-3 anni”, sottolinea Battista. La nuova guidance arriverà dopo l’approvazione della prima semestrale, presumibilmente a settembre.
Dalla fusione nesce un gruppo anche ben bilanciato geograficamente. Il Nord America conterà per circa un terzo del fatturato del Gruppo, con sede a Highland Heights (Kentucky), 23 stabilimenti e circa 5.800 dipendenti. Raddoppia la presenza in Sud America e il gruppo entra anche in Centro America. In Europa, rimarca Battista, ci sono alcune sovrapposizioni, ma “gestibili”.
Un nuovo assetto
La nuova Organizzazione integra i punti di forza di Prysmian e di General Cable e si caratterizza per la governance centralizzata e il management integrato dei business globali, la chiara attribuzione di responsabilità sui risultati, il focus su efficienza e innovazione tecnologica e la centralità del cliente con strutture dedicate di key customers accounting. Il nuovo modello organizzativo è una matrice a 3 assi composta da: funzioni centrali di Gruppo, che hanno l’obiettivo di favorire la creazione di una “One Company” fortemente integrata; le Regions, che devono assicurare la vicinanza al mercato; e le aree di Business – Energy, Telecom e Projects – che hanno la responsabilità della strategia di prodotto e di cross-selling.
Step dunque importante per i mercati sarà l’aumento di capitale. Dai verbali dell’assemblea tenutasi il 12 aprile risulta infatti che l’aumento di capitale, per un massimo di 500 milioni (market cap attuale pari a 5,7 miliardi) andrà eseguito entro e non oltre il 31 luglio 2019.
Analisi Fondamentale: gli analisti consigliano di comprare
Ricordiamo che di 15 analisti che seguono il titolo, 11 hanno raccomandazione buy e 4 hold. Nessuno consiglia di vendere. Il target price medio è 30,43 euro, con un potenziale di rivalutazione rispetto ai prezzi attuali del 25,1%.
Analisi Tecnica: titolo appare ancora orientato al ribasso nel breve
Il titolo Prysmian appare nel breve periodo ancora orientato al ribasso. I prezzi infatti si dirigono verso il supporto importante collocato a 24 euro e dunque rimangono compressi tra tale livello e la trend line ribassista di breve. Ovvero quella disegnata sui massimi del 14 maggio e 7 giugno. Quanto detto trova conferma anche su RSI che almeno per il momento non riesce a superare il livello intermedio del 50. Un primo segnale positivo lo avremmo sulla rottura al rialzo della trend line ribassista e sul consolidamento sopra 25 euro.
Il quadro si complicherebbe solo alla rottura al ribasso dei 23,14 euro, il minimo Ytd, dove giace il ritracciamento del 50% di Fibonacci costruito sull’uptrend avviato a febbraio 2016. In tal caso possibili ulteriori ribassi fino a 21,45 euro, dove passa il ritracciamento di Fibonacci del 61,8%.