Notizie Notizie Italia Preview Opec: reazione rialzista del petrolio se taglio produzione supererà 1 mln di barili

Preview Opec: reazione rialzista del petrolio se taglio produzione supererà 1 mln di barili

6 Dicembre 2018 10:48

Il prezzo del petrolio è in deciso calo nel giorno dell’attesissimo meeting dell’Opec a Vienna, in occasione del quale si prevede il raggiungimento di un’intesa, anche con la Russia, paese produttore non Opec, sul taglio dell’offerta. Di recente è arrivata anche la decisione del Qatar di lasciare il cartello dei Paesi produttori di petrolio dall’inizio del 2019.

Oggi il greggio Wti cede il 2% a 51,8 dollari al barile mentre il Brent cede l’1,7% a 60,5 dollari, per la gioia di Trump che ancora ieri via twitter ribadiva la sua preferenza per i prezzi bassi. Tornando al vertice Opec, stando alle indiscrezioni trapelate da un meeting preliminare di ieri tra Russia e Arabia Saudita, il cartello dovrebbe sancire un taglio dell’output nell’ordine del milione di barili al giorno per almeno sei mesi.

Il messaggio dopo il vertice del G-20 in Argentina è stato abbastanza chiaro: la Russia ha voluto continuare la sua cooperazione con l’Arabia Saudita fino al 2019, ponendo le basi per i tagli alla produzione che saranno annunciati alla riunione dell’Opec che aprirà oggi i lavori e si concluderà domani. Lo si legge in un report di Warren Patterson, Commodities Strategist di ING.

Tuttavia, le indiscrezioni suggeriscono che la Russia vuole tagliare un massimo di 150 milioni di barili al giorno, che, se basato sui livelli di produzione di novembre, lascerebbe comunque la produzione russa intorno ai 250 milioni di barili al giorno, oltre l’obiettivo di produzione previsto dall’accordo del 2016. Ciò significherebbe che l’Opec, scrive Patterson, e in particolare l’Arabia Saudita, dovrebbe sostenere l’ipotesi di un taglio ancora maggiore.

L’altra grande incognita è come il Presidente Usa Trump reagirà a qualsiasi taglio della produzione. “Mentre crediamo che Trump sarà riluttante a peggiorare la situazione, è probabile che i sauditi scelgano con molta attenzione la formulazione di qualsiasi dichiarazione riguardo ai tagli” sostiene l’analista di ING.

“Riteniamo che Opec e Russia si accorderanno per un taglio di circa 1,2 milioni di barili al giorno per i primi sei mesi del prossimo anno. Una riduzione di queste dimensioni dovrebbe lasciare il mercato in equilibrio nel 2019” spiega Patterson, sottolineando che, in questo caso, “il Brent dovrebbe tornare a quota 70 dollari al barile nel breve termine”.

Ruguardo infine alla reazione del mercato, “Crediamo che tutto ciò che è al di sotto di un taglio di 1 milioni di barili al giorno sarà considerato ribassista dal mercato, in quanto questo lascia ancora il mercato con un surplus abbastanza consistente anche nel primo semestre 2019, anche considerando i tagli annunciati dal Canada” conclude l’analista di ING.