Preview Intesa Sanpaolo: utili trimestrali attesi in calo, mercato guarda a rumor Romania
Seduta convincente per Intesa Sanpaolo alla vigilia della presentazione dei conti 2019. Il titlo ha chiuso a +1,76%, il migliore tra le banche del Ftse Mib, grazie anche ai rumor circa il rush finale per l’acquisto di Garanti Bank Romania, banca rumena che attualmente è controllata al 50% dalla spagnola BBVA. Stando a quanto riferisce Ziarul Financiar, quotidiano finanziario rumeno, sarebbero rimaste l’ungherese OTP e Intesa come offerenti finali per l’acquisto di Garanti BBVA Romania. Nei giorni scorsi la stampa italiana aveva parlato di una possibile operazione sui 400 milioni, entità che a detta degli analisti non avrebbe impatto rilevante sui ratio di vigilanza di Intesa Sanpaolo.
Tra gli analisti che coprono il titolo Intesa Sanpaolo risulta pari 23,3% la percentuale degli esperti che punta sul titolo (giudizio Buy), il 46,7% ne raccomanda il mantenimento in portafoglio (Hold) e 9 analisti (30%) dice Sell. La percentuale di Buy su Intesa risulta la più bassa da inizio 2014. Rispetto a inizio 2019 i Buy sono scesi molto (erano pari al 50% a gennaio). Il prezzo obiettivo medio indicato dagli analisti è di 2,41 euro, il 6% circa sopra l’attuale valore del titolo. HSBC, che ha giudizio “buy” su Intesa con prezzo obiettivo a 2,7 euro, settimana scorsa ha alzato le stime di utile del 4% per l’anno in corso, riducendo invece dell’1% quelle al 2021. Il dividendo per quest’anno è visto a 0,19 euro. E’ sell invece la raccomandazione di Goldman Sachs, che a fine gennaio ha limato al ribasso le stime sul margine di interesse nel 4° trimestre.
Le attese di consensus per 4° trimestre e intero 2019
Il consensus degli analisti raccolto da Bloomberg vede l’utile netto trimestrale di Intesa Sanpaolo attestarsi a 803,2 milioni di euro. Un anno fa era invece stato di 1,04 miliardi.Un calo dovuto in primo luogo dai costi legati ai salvataggi delle banche. I ricavi invece sono visti a 4,34 miliardi di euro. Sull’intero 2019 l’utile è visto a 4,1 miliardi, con ricavi poco sotto i 18 mld (17,96 mld).
Per il 2019 la banca guidata da Messina aveva una guidance di aumento del risultato netto rispetto al 2018 (chiuso con profitti per 4,05 miliardi) conseguente a una crescita dei ricavi e al tempo stesso al taglio dei costi operativi.
Il consensus Bloomberg vede il dividendo attestarsi a 0,185 euro dagli 0,197 euro dello scorso anno. Il dividendo di Intesa Sanpaolo, la cui entità verrà decisa dal cda di domani, sarà staccato lunedì 18 maggio 2020 (pagamento mercoledì 20 maggio). Gli analisti di Bloomberg Intelligence nelle scorse settimane hanno anche evidenziato che gli investitori stanno sottovalutando le potenzialità dei dividendi di Intesa. Punti di forza di Intesa Sanpaolo sono, infatti, un solido CET1 ratio (14,2%) e un elevato payout. Il consensus sui dividendi del 2021 è sceso del 20%, a 17 centesimi rispetto ai 20 centesimi del 2018. Si tratta di un valore inferiore ai 24 centesimi per il 2021 che il piano strategico di Intesa Sanpaolo lascia presagire, stimando utili netti per 6 miliardi di euro per quell’anno, rispetto a un outlook di 4,1 miliardi.
Banca Akros sottolinea come i profitti 2019 evidenziano una qualità migliore rispetto a quella del 2018 poichè non saranno gonfiati da guadagni una tantum. Inoltre la resilienza dei profitti è supportata da una stabile generazione di ricavi, minori costi operativi e miglioramento delle metriche sulla qualità del credito. “Il mercato dovrebbe essere rassicurato dalla sostenibilità del pagamento dei dividendi a seguito dell’acquisizione di una partecipazione in Nexi che genererà plusvalenze nel 2020”, aggiungono gli esperti di Akros. Anche UBS vede intatta la capacità di sostenere l’attuale politica di dividendo.