Notizie Notizie Mondo Preview Fed: rialzo tassi ora diventa un tabù, si ragionerà su stop a riduzione bilancio

Preview Fed: rialzo tassi ora diventa un tabù, si ragionerà su stop a riduzione bilancio

28 Gennaio 2019 12:04

L’ex presidente della Fed, Janet Jellen, è stata molto chiara nelle scorse settimane. Il percorso di rialzo dei tassi negli Stati Uniti potrebbe essere finito lo scorso dicembre “se si va verso una recessione nell’economia globale e che quindi si riversa negli Stati Uniti. “È molto probabile che potremmo aver visto l’ultimo rialzo dei tassi di interesse di questo ciclo”, ha detto la Yellen lo scorso 14 gennaio. L’ex presidente della Fed è stata protagonista dell’avvio del ciclo di rialzo dei tassi nel 2015, per un totale di cinque aumenti fino al 2017. Poi il suo successore Powell ha implementato lo scorso anno ben 4 rialzi dei tassi.

Di certo nella riunione di questa settimana il livello del costo del denaro non dovrebbe essere messo in discussione in attesa di riscontri concreti circa le prospettive per l’economia Usa nel corso del 2019.

A inizio anno il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha sancito una sorta di nuovo corso di “pazienza e flessibilità” sul fronte politica monetaria. La riunione della Fed sarà preceduta lo stesso giorno (30 gennaio) dalla prima lettura del Pil del quarto trimestre; venerdì 1 febbraio arriveranno invece le non farm payrolls di gennaio che potrebbero essere impattate in negativo dallo shutdown (blocco parziale dell’attività Federale) che si è protratto per 5 settimane.

Fed pronta ad arrestare piano di riduzione bilancio 
I funzionari della Federal Reserve potrebbero invece iniziare a concentrarsi sulla possibilità di rallentare o interrompere il percorso di riduzione del bilancio rispetto a quanto inizialmente preventivato quando è stato avviato il programma due anni fa. Lo riferisce il Wall Street Journal che rimarca come, con gli aumenti dei tassi di interesse probabilmente sospesi per il momento, il bilancio della Fed dovrebbe risultare al centro della riunione della riunione del Federal Open Market Committee (FOMC).

“Si tratta di una voce che, se confermata nei prossimi mesi, rappresenterebbe un cambio di rotta particolarmente significativo per la politica monetaria della Fed, con ripercussioni positive sui risk asset e di deprezzamento per il dollaro”, rimarcano gli esperti di MPS Capital Service.

I funzionari Fed avevano stimato che il piano avrebbe portato a ridurre il portafoglio da 4,5 trilioni di dollari ad un valore compreso tra 1,5 e 3 trilioni. Il portafoglio ora si attesta a circa 4.000 miliardi.

Già da fine 2014 la Fed aveva interrotto l’espansione del bilancio smettendo di acquistare nuovi titoli e limitandosi al riacquisto dei titoli acquistati durante i tre piani di QE. Poi dal 2018 è iniziato il quantitative tightening smettendo di ricomprare titoli con bilancio che questa’nno avrebbe dovuto contrarsi al ritmo di circa 50 miliardi di dollari al mese per un totale di 600 miliardi l’anno in meno.