Guardando ai dati per l’intero esercizio 2019, il gruppo guidato da Francesco Starace dovrebbe registrare un giro d’affari di 78,75 miliardi di euro (+8% a/a). L’Ebitda 2019 è invece atteso in salita del 17% a 17,81 miliardi circa e l’Ebit è visto a 10,28 miliardi (+4% a/a). L’utile netto 2019 è stimato a 4,81 milioni, sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente.
Atteso dividendo complessivo da 33 centesimi
Per quanto riguarda il dividendo, Enel ha da poco (20 gennaio 2020) staccato l’acconto da 0,16 euro per azione (pagato il 22 gennaio) e in crescita del 14,3% rispetto all’acconto distribuito a gennaio 2019. L’acconto è stato pari a un dividend yield del 3% circa. Il piano strategico 2019-2022 di Enel prevede l’erogazione di un dividendo complessivo sui risultati dell’esercizio 2019 pari all’importo più elevato tra 0,32 euro per azione e il 70% del risultato netto ordinario del Gruppo Enel. Le stime raccolte da Bloomberg indicano invece un dividendo complessivo di 0,33 euro (considerando l’acconto di 0,16 euro già pagato).
Sempre nel nuovo piano strategico Enel ha alzato i target del dividendo per il 2020 e 2021 rispetto al piano dell’anno scorso e fissando un nuovo dividendo minimo per azione. Nel dettaglio, il dividendo minimo è in aumento di 1 centesimo di euro per azione nel 2020 e 2021 rispetto al piano precedente, con un nuovo obiettivo di 0,40 euro per azione nel 2022.
I target finanziari al 2022
In occasione della presentazione del nuovo piano industriale 2020-2022, Enel ha fornito alcuni target finanziari. Il gruppo energetico italiano ha in programma investimenti organici totali nel prossimo triennio per 28,7 miliardi di euro, con un incremento dell’11% rispetto al piano precedente (25,9 miliardi). In particolare, Enel prevede di mettere sul piatto 14,4 miliardi di euro per dire addio al carbone, pari a oltre il 50% dei suoi investimenti totali. Oltre processo di decarbonizzazione, il gruppo si concentrerà anche su altri fronti, con circa 12 miliardi per rafforzare la resilienza e migliorare la digitalizzazione, l’efficienza e la qualità delle reti; e infine circa 1 miliardo sarà investito nei nuovi servizi per l’elettrificazione, quali demand response, sistemi di accumulo e mobilità elettrica.
In termini finanziari, gli obiettivi di Enel sono di raggiungere un Ebitda di 20,1 miliardi nel 2022 (+13% rispetto ai 17,8 miliardi di euro previsti nel 2019), con un utile netto ordinario previsto sempre al 2022 a quota 6,1 miliardi (+27% dai 4,8 miliardi previsti per il 2019), con il target per il 2021 in aumento di circa 200 milioni rispetto al piano precedente, mentre per il 2020 l’utile dovrebbe raggiungere quota 5,4 miliardi. L‘indebitamento finanziario netto dovrebbe, invece, aumentare circa 1,4 miliardi nell’arco di piano, fino a circa 47,3 miliardi nel 2022, dai 45,9 miliardi stimati per il 2019, principalmente per effetto dell’accelerazione degli investimenti.
La maggioranza degli analisti consiglia l’acquisto
Al momento il target price medio a 12 mesi indicato dal consensus Bloomberg è di 7,74 euro, ossia il 3,5% sotto la valutazione attuale del titolo. C’è da dire che negli ultimi 12 mesi Enel è salito di quasi il 55% toccando pochi giorni fa un nuovo massimo storico a 8,10 euro. Molto positivo anche il saldo da inizio anno (+11%). Se si guarda poi alla view, 20 gli analisti hanno un rating Buy (acquistare), 10 con Hold (tenere in portafoglio) e nessun Sell (consigliano di vendere).