Poste Italiane: +2% per il fatturato semestrale, svalutazione spinge al ribasso l’utile
Il primo semestre di Poste Italiane si è chiuso con risultati maggiori delle stime. Tra gennaio e giugno i ricavi totali del Gruppo guidato da Matteo Del Fante hanno segnato una crescita del 2% annuo portandosi a 18 miliardi. L’utile netto, pari a 510 milioni, è in calo rispetto ai 565 milioni dello stesso periodo del precedente esercizio e risente dei maggiori oneri finanziari relativi alla svalutazione, per 82 milioni di euro, delle Contingent Convertible Notes emesse da Midco (51% di Alitalia SAI).
In entrambi i casi i numeri sono risultati migliori rispetto ai 17,8 miliardi e ai 500 milioni stimati dagli analisti. Per quanto riguarda la politica dei dividendi, nell’anno corrente sarà, ha detto Del Fante, “in linea con gli ultimi due anni.”.
La posizione finanziaria netta del Gruppo presenta un avanzo di 4,3 miliardi, dai 6,2 miliardi al 31 dicembre 2016. Segno più per 54 milioni per la posizione finanziaria netta industriale (+893 milioni a fine 2016).
Le masse gestite/amministrate sono aumentate dell’1,4% portandosi a 500 miliardi di euro grazie all’incremento della raccolta diretta BancoPosta sui conti correnti (+5 miliardi di euro) e delle riserve tecniche del comparto assicurativo Vita.
“Con riferimento agli accordi di collaborazione tra Poste Italiane SpA e Anima Holding, proseguiranno le attività volte a sviluppare tutte le possibili sinergie tra la capacità distributiva del Gruppo e il know how industriale della partecipata”, riporta la nota diffusa dal gruppo.