Pirelli in altalena su 6 euro in Borsa, mercato analizza conti 2018. Nuovo business plan nel 2019
E’ in corso il recupero di Pirelli a Piazza Affari, che dopo un avvio in rosso ha virato in territorio positivo e ha riagganciato (anche se temporaneamente) la soglia di 6 euro. Il titolo del gruppo degli pneumatici, che si è spinto al ribasso fino a quota 5,8 euro (minimo intraday), ora mostra un leggero guadagno (+0,03%). Sotto la lente del mercato i conti 2018, comunicati ieri sera a mercati chiusi.
Osservando i numeri preliminari a fine 2018, Pirelli ha visto i ricavi attestarsi a 5,2 miliardi di euro, in linea con il target e in crescita a livello organico del 3,7% rispetto al 2017 grazie al positivo andamento del segmento high value, che rappresenta il 63,7% dei ricavi complessivi. Includendo l’effetto dei cambi e l’adozione del principio contabile IAS 29 per tener conto dell’alta inflazione in Argentina, la variazione complessiva dei ricavi è stata pari a -2,9%. L’Ebit è salito del 4,4% a 703 milioni di euro, mentre l’utile operativo in versione “adjusted” ha mostrato un aumento del 9% a 955 milioni (consensus Bloomberg a 960,9 milioni). La posizione finanziaria netta è negativa per 3,2 miliardi, in miglioramento di 858,2 milioni rispetto al 30 settembre 2018 e di 38,4 milioni rispetto alla fine del 2017.
Per l’esercizio in corso, Pirelli si attende una crescita dei ricavi tra il 4% e il 6%, con un margine Ebit adjusted al 19% a fronte del 18,4% del 2018. E’ stato confermato l’obiettivo relativo alla posizione finanziaria netta e ebitda adjusted prima dei costi di start up stimato a 2,1 volte rispetto a 2,49 volte di fine 2018.
Pirelli ha infine annunciato la presentazione, nel corso dell’anno, di un nuovo piano industriale con orizzonte 2022. Nella nota stampa la società precisa: “Le altre previsioni saranno oggetto di aggiornamento – e quindi da ritenersi superate – entro il quarto trimestre dell’anno, con la presentazione di un nuovo piano con un orizzonte temporale al 2022 che rifletta il nuovo scenario economico, il proseguimento nella riduzione più accelerata rispetto al piano originario dei volumi standard, i cui impatti saranno prevalentemente coperti dai benefici fiscali del patent box, e il rafforzamento dei programmi di trasformazione (decomplexity, contenimento costi e digital transformation) a supporto del maggiore sviluppo dell’high value”.
Gli analisti
“Nonostante il dato sull’Ebit rettificato 2018 è in linea con le previsioni, quello sul debito è leggermente peggiore e anche la guidance sul 2019 è leggermente inferiore”, commentano gli analisti di Equita che confermano la raccomandazione di acquisto, ma limano le stime sul 2019 e il 2020 in media del 2% sull’ebit adjusted e del 3% sull’utile netto. Il target price è stato abbassato del 2% a 7,9 euro. Anche gli esperti di Fidentiis hanno confermato la raccomandazione su Pirelli post conti, mantenendo il rating hold e il valuation range tra 6-6,5 euro. “La generazione di cassa è risultata più debole quest’anno, come previsto, in scia al rallentamento degli pneumatici standard e della crisi america latina”, commentano da Fidentiis, indicando che i risultati operativi del quarto trimestre sono “sostanzialmente in linea”.
Il target price medio indicato dal consensus Bloomberg è di 7,01 euro, ovvero il 16,6% sopra la valutazione attuale dell’azione Pirelli. Per quanto riguarda il rating: 11 gli analisti consigliano di acquistare il titolo (rating buy), 9 raccomandano di tenerlo in portafoglio (rating hold) e solo a sell.