Notizie Notizie Italia Pirelli (-2,6%), Il governo Meloni studia mosse per ridurre l’influenza della Cina

Pirelli (-2,6%), Il governo Meloni studia mosse per ridurre l’influenza della Cina

5 Aprile 2023 10:55

Il governo Meloni sta studiando modi per limitare l’influenza della società cinese Sinochem sul produttore di pneumatici Pirelli, in seguito alla crescente tensione tra Cina e paesi occidentali sul controllo delle tecnologie chiave.

Il governo sta attualmente valutando diverse opzioni, nell’ambito dei colloqui con gli investitori Pirelli sulla struttura proprietaria della società, secondo persone vicine alla questione. La società cinese, produttore di prodotti chimici e fertilizzanti è il maggiore azionista di Pirelli.

Pirelli cede poco più del 2% a nella seduta di oggi a 4,59 euro per azione con una capitalizzazione di mercato di 4,6 miliardi di euro.

Pirelli, le opzione sul tavolo del governo

Le opzioni includono la limitazione della condivisione delle informazioni sulla tecnologia sensibile e strategica con i membri del consiglio nominati da Sinochem, secondo fonti anonime vicine alla società.

Altra opzione sottoposta sul tavolo del governo é la limitazione dei diritti di voto dei membri del consiglio nominati da Sinochem. Nessuna decisione è stata presa e i colloqui sono in corso.

Competizione e tensioni con la Cina

Le discussioni riflettono il dilemma del continente Europeo sul fare affari con Pechino in un contesto in cui le relazione tra gli Stati Uniti e il Dragone stanno rapidamente deteriorando su questioni che vanno dai controlli sulle esportazioni alle sanzioni sui diritti umani.

In generale il vecchio continente sostiene la spinta del presidente USA, Joe Biden per contenere l’ascesa economica e tecnologica della Cina, ma sono riluttanti a tagliare drasticamente i legami con un partner commerciale chiave.

Il presidente cinese Xi Jinping coglierà la visita del presidente francese Emmanuel Macron, attualmente a Pechino, per creare una certa distanza tra Europa e Stati Uniti.

Vale la pena ricordare che l’Italia è l’unico paese del G-7 che ha firmato un memorandum d’intesa con la Cina sulla sua iniziativa “Belt and Road Initiative.” Il patto, che ha un impatto pratico limitato e un alto valore simbolico, verrà automaticamente esteso nel 2024 a meno che Meloni non decida di rinunciare, una mossa che potrebbe rischiare ritorsioni da parte di Pechino.

Il “Golden Power”

L’Italia avrà la possibilità di intervenire sul caso Pirelli, utilizzando il cosiddetto “golden power”, che consente al governo di fermare o modificare accordi commerciali tra aziende private che operano in settori strategici.
Pirelli è specializzata in pneumatici ad alta tecnologia ed è fornitore di case automobilistiche super, nonché partner delle corse di Formula 1.

La società ha recentemente comunicato al governo italiano l’intenzione di rinnovare un patto parasociale tra Sinochem e Camfin, holding finanziaria dell’amministratore delegato di Pirelli, Marco Tronchetti Provera.
Il patto è percepito come un freno per Pirelli, visto che il coinvolgimento cinese richiede all’azienda di ottenere l’approvazione del governo per la maggior parte delle decisioni aziendali secondo le regole del “golden power”.