Piazza Affari torna a salire, bene le banche dopo i conti di Unicredit e gli energetici su rialzo petrolio
Piazza Affari torna a salire dopo un inizio di settimana fiacco. Fin dai primi scambi l’indice Ftse Mib si muove in territorio positivo (a circa un’ora e mezza dall’avvio segna un progresso di quasi 1 punto percentuale in area 21.790 punti), insieme agli altri listini d’Europa, incoraggiati dai guadagni di Wall Street e dei listini asiatici (Tokyo ha chiuso con un +0,7%). I mercati approfittano della mancanza di nuovi tweet di rilievo da parte di Donald Trump per prendersi una pausa dalle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Tuttavia il clima estivo pesa sugli scambi con i volumi che appaiono piuttosto contenuti. In Italia resta alta l’attenzione sui titoli italiani in vista delle decisioni sulla prossima legge di bilancio e sul possibile sforamento dei limiti sui conti pubblici, come paventato da alcuni membri del governo. A tale proposito domani si terrà un nuovo vertice di maggioranza.
Intanto dal fronte macro sono giunte nuove indicazioni deludenti dalla Germania. Dopo il calo degli ordini industriali, questa mattina è stata la volta della produzione industriale che a giugno ha mostrato un calo maggiore del previsto (-0,9% rispetto a maggio contro un -0,5% atteso) con una penalizzazione di tutti i settori a dimostrazione di come le tensioni commerciali non risparmino la prima economia dell’area euro. Per il resto della giornata snon sono previste particolari indicazioni macro di rilievo.
Tornando a Piazza Affari, continua a salire Saipem che con un +2,6% balza in testa al listino principale in scia al rialzo del petrolio. I prezzi del greggio scontano l’entrata in vigore in queste ore delle nuove sanzione Usa contro il petrolio iraniano. Tuttavia, nonostante la determinazione di Washington, le nuove sanzioni trovano un’ampia opposizione internazionale, inclusa quella di numerosi paesi europei, della Cina e dell’India.
Positivo il comparto bancario, con Unicredit che sale del 2%, sostenuta dai conti trimestrali (Leggi QUI). Sulla scia dell’entusiasmo si muove tonica anche FinecoBank, la banca multicanale di Unicredit (+1,66%). Si arresta invece la corsa di Carige, dopo il balzo di oltre il 9% messo a segno ieri. Secondo il Sole 24 Ore e la Stampa è stato convocato oggi il cda per le risposte alla Bce su governance e bond. Si tratterà di una risposta “interlocutoria” in attesa della nomina del prossimo consiglio.