Piazza Affari: per Equita la cautela è d’obbligo, ma nel breve possibile sponda da Bce
Dopo i segnali di apertura dell’Italia nei confronti della Commissione europea relativi a possibili ‘piccoli aggiustamenti’ alla manovra economica, Equita preferisce mantenere una view cauta su Piazza Affari, suggerendo però di guardare nel breve alla riunione di dicembre della Banca centrale europea (Bce) che potrebbe rappresentare “un catalyst positivo per il mercato italiano“. E’ quanto emerge nel consueto report mensile della sim milanese nel quale ricorda che il mese di novembre “è stato caratterizzato dal marcato calo del prezzo del petrolio (-22%) imputabile alle generose esenzioni alle sanzioni concesse dagli Stati Uniti ai maggiori importatori di greggio iraniano. Il calo del petrolio ha avuto l’effetto di accentuare i timori sullo stato di salute dell’economia globale e attenuare le attese di un’accelerazione dell’inflazione”.
Secondo Equita, nel breve, c’è un appuntamento da monitorare il meeting della Bce in calendario giovedì 13 dicembre “nel quale – segnalano gli esperti – potrebbe essere annunciata un’estensione dei termini dell’attuale Tltro che renderebbe più agevole il percorso di rifinanziamento dei piani di funding delle banche“. “Dato il peso del settore finanziario sull’indice principale, questo può rappresentare un catalyst positivo per il mercato italiano nel breve”, affermano da Equita.
Tuttavia, nonostante la correzione del mercato non sia trascurabile (con l’indice Ftse Mib che ha segnato un calo di circa il 12% nei primi 11 mesi del 2018 n.d.r.) Equita conferma una view cauta di fronte ad alcuni ‘rischi’ nazionali e globali che rimangono sul tavolo, tra cui il rallentamento della crescita globale, legati all`incertezza creata dall’aggressiva politica commerciale degli Stati Uniti; alla situazione politica in Italia/Unione europea e alle difficoltà di alcuni mercati emergenti. Non solo, Equita indica che “la fine di politiche monetarie accomodanti da parte delle banche centrali non potranno non avere un impatto sulle valutazioni degli asset finanziari; e sta aumentando il profilo di rischio dei corporate bond”. Per questo Equita indica: “nel nostro portafoglio raccomandato restiamo sottopeso, con un investito al 93% rispetto ad un neutro di 95%“.
Guardando alle performance dei mercati azionari nel mese appena archiviato, la sim pone l’accento sul fatto che “il mercato azionario italiano ha sovraperformato i principali mercati europei (+1% vs -1% dell’indice Stoxx600), favorito dalla riduzione dello spread, dopo i segnali di distensione lanciati dal Governo Italiano alla Commissione europea relativi a possibili aggiustamenti alla manovra economica. I mercati asiatici hanno recuperato terreno (+5,4%), mentre il Nasdaq (-0,5%) è stato penalizzato dal sell-off su Fang e semiconduttori”.